Cinque persone sono finite in carcere per aver minacciato di morte e picchiato un uomo per un presunto debito di droga. Su ordine del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Prato sono stati arrestati due italiani di 27 e 30 anni, due marocchini di 22 e un egiziano di 24. Le manette sono scattate nella mattina di oggi, giovedì 21 novembre. Le accuse: rapina aggravata e tentativo di estorsione. I fatti risalgono allo scorso febbraio. Vittima un italiano che per due volte è finito nel mirino degli arrestati che reclamavano il pagamento di 70mila euro a fronte dell’acquisto di una partita di 20 chili di hashish da fornitori residenti in Spagna. La prima volta l’uomo, dopo essere stato costretto dai tre magrebini a fermare la sua Mini Cooper in via Anzio, è stato preso a calci e pugni e solo grazie al possesso di una pistola scacciacani è riuscito a mettersi in salvo. Dopo alcuni giorni, gli stessi magrebini, assieme ai due italiani e ad altre persone, si sono presentati a casa della vittima e dopo aver sfondato la porta, hanno minacciato di morte la madre e la sorella e poi, tenendo sotto tiro con una pistola il presunto debitore, lo hanno colpito a calci e pugni sottraendogli un orologio, un computer e soldi in contanti. Le indagini, dirette dalla procura, sono state portate avanti dalla squadra mobile di Prato con la collaborazione dei colleghi di Pistoia e Lucca e degli uomini del Reparto prevenzione crimine di Firenze.
Picchiato e minacciato di morte per un debito di droga, cinque arresti
In carcere due italiani e tre magrebini accusati di rapina aggravata e tentata estorsione. Il fatto risale allo scorso febbraio. La vittima aggredita e minacciata per una partita di 20 chili di hashish. Nel mirino dei malviventi anche la madre e la sorella
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