Cinque uomini, tutti cinesi, sono stati arrestati dalla Squadra mobile con l’accusa di tentato omicidio in concorso. Sarebbero loro gli autori del ferimento di un connazionale di 42 anni trovato la notte del 6 luglio in via Marsala, lasciato in mezzo alla strada e in un primo momento ritenuto vittima di un incidente stradale (leggi). In realtà, il cinese era stato picchiato e accoltellato in un nigth in via Scarlatti e poi portato nei pressi della sua abitazione, in via Marsala, una traversa di via Zarini. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime tanto che ancora ora, nonostante un lungo e delicato intervento chirurgico, è in prognosi riservata seppure le condizioni starebbero lentamente migliorando. I cinque cinesi sono stati arrestati in due momenti diversi: quattro sono stati fermati nella giornata di domenica a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, un altro è stato bloccato a Catania il giorno successivo.
Sono state le immagini delle telecamere installate all’interno del nitgh a mettere i poliziotti sulle tracce dei cinesi e a ricostruire nel dettaglio la brutale aggressione. Il sostituto Laura Canovai ha subito emesso i provvedimenti di fermo indiziario e, in breve tempo, sono scattate le manette.
La vittima, già nota per precedenti contro la persona, è stata prima colpita alle spalle con una bottiglia, poi presa a calci e pugni e infine colpita più volte all’addome con un coltello. Prima di perdere conoscenza, è stato lo stesso cinese a chiedere ad uno dei dipendenti del locale di essere riaccompagnato a casa. Poi le lesioni gravissime gli hanno fatto perdere coscienza ed è rimasto in mezzo alla strada, in un lago di sangue.
Le indagini sono ancora in corso per risalire al movente: regolamento di conti? debiti di gioco? droga? (nt)
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