Manifestazione di solidarietà anche da Prato e dalla Toscana in generale ai due poliziotti finiti sotto inchiesta per aver sparato e ucciso il killer del brigadiere dei carabinieri Carlo Legrottaglie. A quattro giorni dai fatti, avvenuti nelle campagne della provincia di Taranto, a intervenire è la segreteria regionale di Nsc, Nuovo sindacato carabinieri che esprime figure di primo piano tra i militari in servizio a Prato: “Solidarietà ai colleghi della Polizia di Stato che rischiando la vita hanno permesso di garantire alla giustizia malvagie e senza scrupoli”.
Il ragionamento va oltre ed entra nel vivo delle questione: “Ci chiediamo – è la posizione di Nsc per voce del segretario toscano Umberto Colaone – se a seguito dell’atto dovuto la nostra amministrazione militare avrebbe potuto solo considerare l’apertura di un fascicolo disciplinare. Se sì, vorremmo capire il senso logico di una procedura ormai obsoleta, un automatismo privo di criterio e infondato. I carabinieri come i poliziotti sono stufi di ‘atti dovuti’ non tante della procura ma di amministrazioni asservite all’opinione pubblica e non dalla parte degli operatori: Modificate i Regolamenti e l’articolo 2043, poi potremo parlarne”.
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