138

L’hanno ucciso con un colpo di pistola alla nuca, come se fosse un’esecuzione, anche se non è chiaro se sia stato sparato a bruciapelo oppure a distanza. Del resto di certezze sul brutale omicidio di Alban Deliu ce ne sono davvero poche e la morte del giovane albanese resta un giallo con tutti i crismi, che gli uomini della Squadra mobile di Francesco Nannucci dovranno sbrogliare. Di sicuro c’è che questo ragazzone di 27 anni, cresciuto al Soccorso e con una passione sfrenata per il soft air, i giochi di guerra simulata, è stato ammazzato questa notte, in un orario che il medico legale Alberto Albertacci situa tra mezzanotte e l’una. Ed è stato ammazzato lì dove era cresciuto: nei giardini di via Carlo Marx.
Riproduzione vietata


A trovare il cadavere, stamani prima delle 7, è stata una persona che portava a spasso il cane e ha notato il corpo dell’uomo riverso per terra. Sembrava quasi che dormisse, ma invece era morto. Alban Deliu era vestito con una mimetica militare e si trovava sulla destra del giardino, a pochi passi dalla strada che taglia il parco perpendicolarmente da via Marx, in un punto visibile. Con sé aveva telefonino, soldi e documenti. Il passante ha subito dato l’allarme e il 118 ha inviato un’ambulanza della Croce d’Oro, ma quando i soccorritori sono arrivati è stato chiaro che per il giovane non c’era più niente da fare. Stamani qualcuno dei residenti ha detto di aver sentito 3 o 4 colpi secchi proprio intorno a mezzanotte. Lì per lì sono stati scambiati per dei petardi, cosa non insolita per questi giardini da tempo al centro delle proteste per gli atti di teppismo e vandalismo. Invece, probabilmente, erano i colpi sparati dall’assassino. La Scientifica non ha trovato bossoli e c’era anche pochissimo sangue per terra, ma gli inquirenti sono convinti che Deliu sia stato ucciso proprio lì.
Capire chi e perché abbia ucciso il giovane resta al momento un mistero. Alban Deliu aveva 27 anni, aveva vissuto al Soccorso fino a qualche anno fa, quando aveva iniziato una convivenza con una ragazza italiana dalla quale aveva avuto una figlia, che ha due anni. Di recente, però, il rapporto tra i due si era interrotto e così Alban era tornato a vivere da solo proprio al Soccorso, dove abitano ancora la madre e la sorella. E proprio quest’ultima, ieri sera, è stata l’ultima a vedere Alban vivo: il giovane era stato a cena da lei ed è uscito verso le 23. Da quel momento nessuno ha più saputo niente, compresa la madre che per tutta la notte e ancora stamani lo ha cercato disperatamente.
Alban viene definito un bravo ragazzo da chiunque lo conosce. Lavorava come idraulico, ma anche come muratore, quando trovava un impiego. Nel suo passato c’è solo un piccolo precedente per droga e due episodi curiosi, che lo hanno portato di recente alla ribalta delle cronache. Entrambi legati alla sua passione per il soft air: a giugno aveva fatto ingresso in un circolo di Chiesanuova con una pistola giocattolo nella cintura, scatenando la violenta reazione dei presenti; a settembre, invece, aveva destato allarme quando si era presentato con un fucile d’assalto, anche quello giocattolo, davanti alle scuole del Purgatorio. Si era giustificato dicendo che lo stava semplicemente portando ad aggiustare, ma tra le madri in attesa dei bambini la paura era stata tanta. Del resto che il soft air fosse la sua grande passione lo si capisce anche dal suo profilo di Facebook, dove le sue foto in mimetica si alternano ccon quelle felici in compagnia della bimba.
In tutto questo, c’è da registrare un episodio avvenuto la scorsa settimana, e ricordato da alcune persone che abitano in via Carlo Marx. Vale a dire una violenta lite iniziata in un bar della strada gestito da cinesi e proseguita proprio ai giardini, con un giovane malmenato e poi lasciato a terra dolorante. Quel giovane sarebbe stato proprio Alban Deliu ed è probabilmente da qui che partiranno gli inquirenti per capire chi e perché abbia ucciso il 27enne.
Claudio Vannacci
Riproduzione vietata