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Notte di tregua dal maltempo sull'intera provincia di Prato che anche oggi vedrà in azione centinaia di soccorritori e migliaia di volontari impegnati negli interventi di palatura del fango e di pulizia dopo i danni provocati dall'alluvione del 2 novembre e dei giorni successivi.
Oggi, lunedì 6 novembre, resteranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado, con l'eccezione dell'istituto Bartolini di Vaiano che resterà invece aperto fino alle 18.30 tenendo a scuola fino a quell'ora i bambini per consentire ai genitori di fronteggiare l'emergenza. Chiusi fino alla mezzanotte tutti gli impianti sportivi all'aperto e sospesi gli spettacoli dal vivo. Sospesi anche i mercati, a partire da quello settimanale di viale Galilei e chiusi parchi, giardini e aree giochi oltre ai cimiteri comunali, alle biblioteche, scuola di musica, officina giovani.
Venendo al capitolo soccorsi, a Prato resta ancora disperso l'anziano la cui auto è stata ritrovata accartocciata in un campo di Galceti venerdì scorso. L'uomo stava tornando da Villa Fiorita alla sua casa a Figline e nessuno lo ha più visto. I vigili del fuoco lo hanno cercato a lungo anche con un drone e ieri sono state fatte verifiche in una griglia di scarico delle acque.
La situazione a Prato, nella giornata di ieri, è stata aggravata di molto dalla nuova rottura del torrente Bagnolo-Bardena. Purtroppo ci sono due rotture che hanno riversato tantissima acqua nella parte sud del pratese, in particolare Sant'Ippolito e poi Casale fino ad arrivare nell'area del Ponte alle Vanne. La competenza tecnica del torrente è del Genio civile della Regione Toscana che ha immediatamente inviato sul posto i propri tecnici per valutare la situazione e gli interventi di ripristino da effettuare. Al momento è comunque impossibile richiudere l'argine a causa dell'acqua troppo alta e della corrente ancora troppo forte.
Il sistema di protezione civile porta assistenza ai cittadini dell'area allagata quando necessaria. In serata è stata effettuata una prima operazione di consegna di generi di prima necessità alle abitazioni isolate con la collaborazione di un mezzo anfibio del vigili del fuoco.
Intanto stamani sono iniziate le operazioni di rimozione dei rifiuti a cominciare da via VII Marzo e via Curzio Malaparte. Viene chiesto alla cittadinanza di spostare tutte le automobili che si trovano in queste due strade per consentire agli operatori di intervenire con macchinari pesanti. È obiettivo primario ripulire velocemente, progressivamente, tutte le strade alluvionate.
La furia della Bardena non ha risparmiato neanche l'impianto dell'Asd Prato Nord :il campo centrale, rifatto a settembre e utilizzato di fatto per poche settimane è completamente distrutto, come anche quello sintetico. Danni stimati per decine di migliaia di euro. Ma da venerdì mattina è iniziato subito il tam tam e così genitori, tesserati, allenatori e dirigenti, tutti insieme si sono rimboccati le maniche per levare l'acqua e salvare il salvabile. “Nel centrale – spiega il vicepresidente Angelo Brigandi – abbiamo avuto il danni più importanti, è stata anche devasta la pizzeria, che stiamo cercando di ripristinare. Il l campo sintetico è stato ristrutturato dall'amministrazione comunale due anni fa. Fortunatamente gli spogliatoi si sono salvati”. Campo dunque inagibile, ma subito è scattata la solidarietà fra le società sportive, in tante hanno messo a disposizione i propri spazi. “I primi a chiamarci – continua il vicepresidente – sono stati quelli di Vernio, che ringraziamo anche se per noi arrivare al Serilli è complicato. Abbiamo invece accettato la proposta del Jolly Montemurlo per gli allenamenti della prima squadra che comunque domenica riprende il campionato”. Per le altre squadre si attendono nuove comunicazioni .
La furia della Bardena non ha risparmiato neanche l'impianto dell'Asd Prato Nord :il campo centrale, rifatto a settembre e utilizzato di fatto per poche settimane è completamente distrutto, come anche quello sintetico. Danni stimati per decine di migliaia di euro. Ma da venerdì mattina è iniziato subito il tam tam e così genitori, tesserati, allenatori e dirigenti, tutti insieme si sono rimboccati le maniche per levare l'acqua e salvare il salvabile. “Nel centrale – spiega il vicepresidente Angelo Brigandi – abbiamo avuto il danni più importanti, è stata anche devasta la pizzeria, che stiamo cercando di ripristinare. Il l campo sintetico è stato ristrutturato dall'amministrazione comunale due anni fa. Fortunatamente gli spogliatoi si sono salvati”. Campo dunque inagibile, ma subito è scattata la solidarietà fra le società sportive, in tante hanno messo a disposizione i propri spazi. “I primi a chiamarci – continua il vicepresidente – sono stati quelli di Vernio, che ringraziamo anche se per noi arrivare al Serilli è complicato. Abbiamo invece accettato la proposta del Jolly Montemurlo per gli allenamenti della prima squadra che comunque domenica riprende il campionato”. Per le altre squadre si attendono nuove comunicazioni .
Sul fronte dell'approvvigionamento idrico è stato completato da Publiacqua nella notte il lavoro straordinario di collegamento con l’anello idrico di Prato e di installazione di un booster per la spinta dell’acqua. La situazione dell’approvvigionamento migliorerà progressivamente nel corso della giornata. Intanto stanno iniziando i lavori sulla condotta della Val di Bisenzio divelta dalla piena del fiume. Si registrano ancora mancanze d’acqua in località Gamberame. Nel corso della giornata il serbatoio verrà alimentato con autobotti. Risulta al momento risolta invece la situazione a La Briglia.
IL PUNTO SUI SOCCORSI – Prosegue, intanto, l'opera encomiabile degli "angeli del fango". Secondo i calcoli della Federazione del Pd di Prato, che anche ieri si è offerta di coordinare le centinaia di giovani che si sono presentati per aiutare, non meno di tremila persone, molti ragazzi tra loro, hanno passato la domenica a spalare fango, ripulire garage e cantine, preparare sacchi di sabbia. Visto l'elevato numero di persone che hanno risposto all'appello, da oggi le volontarie e i volontari opereranno anche a supporto delle aziende private del distretto pratese, sempre in strettissimo raccordo con la Protezione Civile e seguendo le disposizioni impartite dalle autorità. "L'obiettivo – si spiega – è far ripartire quanto prima il sistema produttivo, aiutando maestranze e operatori a velocizzare le operazioni di pulizia e sgombero dei materiali". Le aziende e le attività commerciali che hanno bisogno di supporto possono contattare la Federazione del Pd di Prato allo 0574.32141 oppure al 348.6255294.
Il Sistema di Protezione civile pratese ha lavorato e sta lavorando senza sosta in questi giorni per gestire e coordinare i vari interventi in corso e in programmazione sul territorio fortemente colpito dalle alluvioni nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre. Dal primo momento sono attive le 15 associazioni di volontariato che fanno parte del Sistema di Protezione Civile pratese, per un totale di circa 300 operatori coinvolti. Per quanto riguarda i volontari laici il numero di coloro che si sono messi a disposizione è di alcune migliaia.
Al primo pomeriggio di oggi, lunedì 6 novembre, risultano 715 interventi segnalati al centralino della Protezione civile, per la maggior parte riguardanti allagamenti di abitazioni private, garage, magazzini e attività commerciali. Oltre la metà di questi interventi risultano conclusi. Richieste di aiuto sono arrivate anche per l'assistenza e l'aiuto nella gestione di diversi tipi di animali: 200 gatti al gattile la Bogaia e 45 cavalli. Al momento sono stati consegnati alla popolazione 3.000 sacchi di sabbia e l'ufficio tecnico dell'amministrazione comunale ha effettuato circa 200 verifiche.
Sul territorio sono attivi due funzionari del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e una squadra attrezzata della protezione civile dall'Umbria e 30 operatori dalla Campania. Sono operativi a Prato anche vigili del fuoco provenienti da cinque diverse regioni: Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Marche e da altre province toscane per un totale di circa 150 uomini impegnati sul territorio.
Per mettersi in contatto con la Protezione civile sono attive 4 linee al numero 800 301530.
Il Comune di Montemurlo lavora senza sosta dalla notte del 2 novembre scorso per portare assistenza alle popolazioni colpite dall'alluvione. . Le idrovore intanto continuano a pompare acqua dalle abitazioni e dai locali posti sotto il livello delle case. Tutto il materiale alluvionato è stato stoccato in una prima fase in piazza Oglio a Oste, mentre adesso l'indicazione è quella di conferirlo in via Udine di fronte al civico 79, mentre il fango può essere portato in via Puccini nei pressi del centro raccolta Alia. Al Coc, centro protezione civile comunale, di via Toscanini, 21 a Montemurlo si può far riferimento per le targhe ritrovate sul territorio che vengono raccolte e riconsegnate ai legittimi proprietari.
In Val di Bisenzio si continua a lavorare incessantemente per il supporto alle situazioni di criticità di famiglie e imprese e per la messa in sicurezza del territorio. Al Centro operativo comunale di Protezione civile, tra ieri e oggi, sono arrivate oltre 150 chiamate. Sulle viabilità di Caselle- Querceta oggi ha lavorato l’esercito, a Cambiaticcio come a Gricigliana alcune ditte specializzate, a Migliana-Noceto il Genio militare. Ieri sera sono state evacuate sei famiglie che abitano in località Tracconi. Si tratta in tutto di 20 persone rimaste isolate a causa del cedimento della strada. Miria Nuti che abita con la madre all’inizio di via di Migliana, subito dopo Usella. Miria, anche lei ha aperto le porte di casa a sei persone. In queste ore si sta lavorando incessantemente per mettere in sicurezza il Trescellere, un torrente tombato che in pratica attraversa il centro abitato di Vaiano e che ha provocato danni pesantissimi soprattutto in via Rosselli. Il torrente è letteralmente esploso all’interno di un’azienda inattiva, la Dainelli. Ieri il magazzino è stato in parte demolito e si sta ripulendo il percorso del ruscello ostruito anche da grosse pietre. Interventi riguardano tutti i torrenti, affluenti del Bisenzio, che si trovano nel territorio di Vaiano, dal Nosa al Rio Secco al Rio Larciano.
Il Comune di Montemurlo lavora senza sosta dalla notte del 2 novembre scorso per portare assistenza alle popolazioni colpite dall'alluvione. . Le idrovore intanto continuano a pompare acqua dalle abitazioni e dai locali posti sotto il livello delle case. Tutto il materiale alluvionato è stato stoccato in una prima fase in piazza Oglio a Oste, mentre adesso l'indicazione è quella di conferirlo in via Udine di fronte al civico 79, mentre il fango può essere portato in via Puccini nei pressi del centro raccolta Alia. Al Coc, centro protezione civile comunale, di via Toscanini, 21 a Montemurlo si può far riferimento per le targhe ritrovate sul territorio che vengono raccolte e riconsegnate ai legittimi proprietari.
In Val di Bisenzio si continua a lavorare incessantemente per il supporto alle situazioni di criticità di famiglie e imprese e per la messa in sicurezza del territorio. Al Centro operativo comunale di Protezione civile, tra ieri e oggi, sono arrivate oltre 150 chiamate. Sulle viabilità di Caselle- Querceta oggi ha lavorato l’esercito, a Cambiaticcio come a Gricigliana alcune ditte specializzate, a Migliana-Noceto il Genio militare. Ieri sera sono state evacuate sei famiglie che abitano in località Tracconi. Si tratta in tutto di 20 persone rimaste isolate a causa del cedimento della strada. Miria Nuti che abita con la madre all’inizio di via di Migliana, subito dopo Usella. Miria, anche lei ha aperto le porte di casa a sei persone. In queste ore si sta lavorando incessantemente per mettere in sicurezza il Trescellere, un torrente tombato che in pratica attraversa il centro abitato di Vaiano e che ha provocato danni pesantissimi soprattutto in via Rosselli. Il torrente è letteralmente esploso all’interno di un’azienda inattiva, la Dainelli. Ieri il magazzino è stato in parte demolito e si sta ripulendo il percorso del ruscello ostruito anche da grosse pietre. Interventi riguardano tutti i torrenti, affluenti del Bisenzio, che si trovano nel territorio di Vaiano, dal Nosa al Rio Secco al Rio Larciano.