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E’ il terzo caso nel giro di pochi mesi. Troppi per parlare di semplici coincidenze. Un altro bambino cinese di pochi mesi è finito al Meyer in gravissime condizioni a causa di un ematoma alla testa che ha richiesto un intervento chirurgico d’urgenza. Il piccolo, che ha cinque mesi, è adesso ricoverato in prognosi riservata, anche se i medici non disperano di salvarlo. L’allarme è scattato in piena notte, quando la baby sitter a cui il piccolo era affidato ha chiamato il 118. L’ambulanza si è precipitata in via Roncioni, dove abita la donna, per poi portare subito il piccolo all’ospedale di Prato. Qui, sulle prime, era stata ipotizzata una possibile meningite, ma ecografia e risonanza magnetica hanno subito fatto cambiare la diagnosi: le lesioni al cervello erano infatti pienamente compatibili con il cosiddetto “shaken baby” o sindrome del bambino scosso. Da qui il trasferimento d’urgenza all’unità di neurochirurgia del Meyer. I genitori del piccolo hanno ammesso di aver affidato il bambino alla “tata” e di non averlo visto nei tre giorni precedenti il dramma. Come detto, è il terzo caso simile che accade a Prato negli ultimi due mesi: in precvedenza un neonato era morto, mentre un altro è tuttora ricoverato in ospedale con probabili danni neurologici permanenti. Una situazione che ha spinto il procuratore di Prato Luca Tony a sollecitare un intervento presso il console cinese.