E’ morto Rodolfo Fiesoli, fondatore della comunità Il Forteto al centro per anni, e ancora oggi con il lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta, di una vicenda giudiziaria per maltrattamenti e abusi sessuali su minori. Fiesoli, 84 anni, originario di Prato, è morto in una rsa a Padova dove era ricoverato in regime di detenzione dopo la condanna definitiva a 14 anni e 10 mesi. Fiesoli fondò la comunità presso la parrocchia de La Querce e poi si spostò nel Mugello dove nacque Il Forteto, una comune con tanto di azienda agricola per la produzione di carni e formaggi. Col tempo Il Forteto diventò una sorta di centro educativo e qui, assegnati dal tribunale dei minorenni, arrivavano bambini e ragazzi di famiglie disagiate e in difficoltà.
Fiesoli da tempo era completamente sparito dalla scene fino allo scorso marzo quando la Commissione parlamentare di inchiesta la convocò e mostrò le immagini.
‘Il profeta’ – così si faceva chiamare – fu arrestato la prima volta nel 1978 in seguito a denunce presentate da ex membri della comunità che descrissero la comunità come una setta. Sul banco degli imputati finì Fiesoli, che ha negato sempre ogni addebito, assieme ad alcuni ‘collaboratori’: processati e condannati. L’ultimo arresto nel 2011.
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