Un anno di reclusione (pena sospesa) per la donna di 45 anni che il 26 maggio 2017, in via Roma, investì Fiorenzo Gei, 62 anni, presidente del Cai e direttore del Centro di scienze naturali di Galceti. Gei, che si trovava davanti al ristorante di famiglia, Il Capriolo, morì dopo de giorni di agonia. Oggi, giovedì 28 settembre, la Corte di appello di Firenze ha ribaltato la sentenza di assoluzione pronunciata tre anni fa dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato al termine del rito abbreviato. Accusata di omicidio stradale, alla donna, difesa dall'avvocato Marco Barone, è stata riconosciuta l'attenuante del concorso di colpa della vittima. La pronuncia di secondo grado, dunque, riscrive nuovamente la vicenda dopo la sentenza di assoluzione.
Fiorenzo Gei, molto conosciuto anche per il suo impegno culturale e il ruolo di insegnante, fu investito dalla macchina proprio in mezzo alla carreggiata (leggermente in curva e senza strisce pedonali) dove si era spinto per avere una visione migliore dell'insegna del ristorante che stava controllando. Il primo grado si era giocato sulle perizie, quella dell'accusa e quella della difesa. Stando alla prima, Gei era già in mezzo alla carreggiata quando sopraggiunse l'auto, mentre per la seconda Gei sbucò all'improvviso impedendo qualsiasi manovra per evitare l'impatto.
L'avvocato Barone resta in attesa della motivazione per valutare l'eventuale ricorso in Cassazione.
Morte di Fiorenzo Gei, i giudici di Appello ribaltano la sentenza: condannata la donna alla guida dell’auto
Cancellata la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato al termine del rito abbreviato. All'imputata, condannata a un anno con pena sospesa, è stata riconosciuta l'attenuante del concorso di colpa della vittima. L'incidente si verificò in via Roma il 26 maggio 2017
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