La polizia municipale di Montemurlo ha denunciato un 50enne, di origine marocchina e residente a Montemurlo, per gestione illegale e professionale di rifiuti in un’area che è stata sequestrata. Il terreno di circa 1.300 mq nella zona di via Bicchieraia a destinazione agricola di proprietà di una donna italiana residente a Prato, era stato trasformato in una discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
L’operazione, condotta insieme ad Arpat, nasce da un’attività di appostamento dalla Municipale che aveva individuato un camion appartenente ad un cittadino di origine marocchina che qualche anno fa nella zona di Oste era già stato denunciato per gestione illecita di rifiuti ferrosi. Il mezzo si dirigeva spesso in un terreno completamente recintato e reso inaccessibile dall’esterno anche alla vista, è stata quindi chiesta alla Procura la delega per poter effettuare l’ispezione dell’area. Quando gli agenti del Comando di via Toscanini e i tecnici di Arpat sono entrati nel terreno hanno trovato il 50enne intento a gestire una vera e propria attività illecita di gestione rifiuti con tanto di varie tettoie per lo smontaggio dei materiali. Nell’area si trovavano anche due autocarri completamente pieni di sacchi e utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali e privi di ogni autorizzazione. Sul terreno erano accatastati cavi elettrici, gomme, guaine, pneumatici, rifiuti Raee come condizionatori, frigoriferi e motori elettrici, termosifoni in ghisa, tubazioni in piombo, batterie, fusti di olio e tanto altro ancora.
All’interno dell’area è stata anche trovata una baracca abusiva, trasformata in una sorta di abitazione con letti e cucina e due persone che vi dormivano (probabilmente operai impegnati nelle attività di gestione rifiuti). I due uomini sono entrambi di nazionalità marocchina, uno irregolare sul territorio italiano, ed è stato condotto in questura per l’identificazione. Per la proprietaria dell’area è scattata anche la denuncia per abuso edilizio.
«Grazie all’attività della nostra polizia municipale, coadiuvata da Arpat, a Montemurlo il controllo del territorio è capillare- sottolinea il sindaco Simone Calamai – Il rispetto delle regole è fondamentale per la tutela ambientale, la leale concorrenza tra aziende e la salvaguardia della sicurezza e dei diritti dei lavoratori”
Nel giro di pochi giorni è il secondo intervento che la Municipale ha realizzato nell’ambito del controllo dell’ambiente.
«Grazie alla risposta celere della Procura e la preziosa collaborazione tecnico-professionale di Arpat – ha sottolineato la comandante della polizia municipale Enrica Cappelli -riusciamo a portare a termine importanti operazioni di tutela ambientale sul territorio”.
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