Avrebbe approfittato dell’alluvione per fare pulizia all’interno di un magazzino che acceca acquistato da poco in via Puccini a Oste ma ha sottovalutato gli agenti della polizia municipale di Montemurlo che si sono accorti dell’illecito ed hanno allertato i colleghi di Arpat. L’uomo, residente a Prato, mentre intere famiglie e imprenditori sollevano acqua e fango per liberare aziende e abitazioni, lo scorso novembre ha pensato bene di liberare gli stanzini da abiti e scarpe usate ma anche da scarti tessili e tutti i residui della precedente attività svolta nell’immobile. Con il materiale da gettare, l’uomo aveva riempito il piazzale della fitta e l’antistante marciapiede pubblico con cumuli di balle per oltre 300 metri cubi di rifiuti. Secondo i calcoli errati dell’uomo, Alia avrebbe gratuitamente tolto il problema con una semplice chiamata.Per il cittadino, pratese, proprietario dell’immobile comprato grazie ad un’asta dopo il fallimento della precedente ditta che si occupava di smaltimento dei rifiuti, è scattato il procedimento penale per illecito ambientale con la prescrizione di Arpat di rimuovere tutto il materiale dentro il mese di luglio e quindi pulire l’area. Il trasgressore dovrà inoltre pagare una multa. Dopo alcuni mesi di disagi per cittadini e altri imprenditori della zona, il proprietario del capannone avrebbe rimosso tutti i rifiuti ingaggiando una ditta specializzata in trattamento e smaltimento di rifiuti speciali. Una bravata che costerà all’uomo molto di più che se si fosse comportato in maniera corretta fin dall’inizio. Il sindaco Simone Calamai si è congratulato con gli agenti del comando di polizia municipale di Montemurlo e con Arpat per il lavoro svolto:«Quelli dell’alluvione sono stati giorni terribili e molto faticosi per tutti, ma la nostra polizia municipale non ha mai abbassato la guardia di fronte agli illeciti ed ha così evitato che qualcuno potesse approfittare della situazione per un tornaconto personale. – ha detto il sindaco- Un lavoro sinergico che ha visto collaborare i nostri agenti con Arpat e con le altre forze di polizia. A Montemurlo non c’è spazio per l’illegalità e il lavoro dell’amministrazione comunale è da sempre orientato alla tutela dell’interesse pubblico e di una concorrenza imprenditoriale leale che rispetti i diritti e la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente». Anche la comandate della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli, sottolinea l’impegno della polizia municipale per far rispettare le regole:«Durante i giorni dell’alluvione abbiamo posto una particolare attenzione alla verifica del corretto smaltimento dei rifiuti per evitare abusi o illeciti».
Una bravata che costerà all’uomo molto di più che se si fosse comportato in maniera corretta fin dall’inizio. Il sindaco Simone Calamai si è congratulato con gli agenti del comando di polizia municipale di Montemurlo e con Arpat per il lavoro svolto:«Quelli dell’alluvione sono stati giorni terribili e molto faticosi per tutti, ma la nostra polizia municipale non ha mai abbassato la guardia di fronte agli illeciti ed ha così evitato che qualcuno potesse approfittare della situazione per un tornaconto personale. – ha detto il sindaco- Un lavoro sinergico che ha visto collaborare i nostri agenti con Arpat e con le altre forze di polizia. A Montemurlo non c’è spazio per l’illegalità e il lavoro dell’amministrazione comunale è da sempre orientato alla tutela dell’interesse pubblico e di una concorrenza imprenditoriale leale che rispetti i diritti e la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente». Anche la comandate della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli, sottolinea l’impegno della polizia municipale per far rispettare le regole:«Durante i giorni dell’alluvione abbiamo posto una particolare attenzione alla verifica del corretto smaltimento dei rifiuti per evitare abusi o illeciti». A Montemurlo, seguito degli allagamenti del 2 novembre scorso sono state raccolte oltre 4 mila tonnellate di rifiuti e masserizie alluvionate, dai mobili agli elettrodomestici finiti sott’acqua, ai macchinari, ai filati, ai campionari e alle pezze. Una quantità enorme di rifiuti che equivale al 25% della produzione annua di Montemurlo.
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