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La Procura di Prato ha chiuso le indagini ed è pronta a portare a processo le 20 persone accusate di discarica abusiva e inquinamento ambientale in relazione alla pesante situazione di degrado degli oltre 9 ettari di terreno agricolo in via del Pozzo a Paperino, oggetto di una maxioperazione interforze nell'aprile 2019 dopo anni di segnalazioni e denunce. E' proprio da quell'operazione che sono partite le indagini dei carabinieri della Forestale coordinate dalla Procura che hanno portato all'individuazione di venti presunti responsabili di quella montagna di rifiuti a cielo aperto. Le prove raccolte in questo periodo sarebbero così schiaccianti da optare per il giudizio immediato. Nell’area sottoposta a sequestro con l’operazione eseguita nel mese di aprile 2019 sono stati rinvenute elevate quantità di rifiuti speciali e rifiuti pericolosi mescolati e abbandonati sul suolo, tra cui veicoli fuori uso, pneumatici, piccoli e grandi elettrodeomestici, materiale plastico e materiale metallico di vario genere, fusti contenenti liquidi, altre apparecchiature elettriche ed elettroniche ed anche una barca. Le analisi condotte da Arpat sui terreni hanno provato la presenza nel suolo di pericolosi inquinanti in concentrazioni oltre le soglie di contaminazione indicate dalla legge. Nella porzione posta nei pressi del cimitero di Paperino, sotto la supervisione nel nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale, è in corso da tempo l’attività di rimozione rifiuti propedeutica alla bonifica dell’area: ad oggi sono stati rimosse e smaltite correttamente 60 tonnellate di rifiuti mentre molti altri materiali da lavoro – non classificabili come rifiuti – sono stati comunque rimossi dall’area.
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