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Calano i delitti commessi a Prato e, di pari passo, aumenta il numero delle persone arrestate e denunciate. Quello che invece resta alto è il senso di insicurezza dei cittadini anche se Prato si conferma una città con un elevato tasso di fiducia nelle forze dell’ordine. Sono questi i punti salienti del bilancio tracciato dal tenente colonnello Emilio Mazza, comandante provinciale dell’Arma, alla vigilia della festa per il 195° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei carabinieri, che stamani sarà festeggiato, a partire dalle 10.30, con una cerimonia militare che si terrà nella sede del comando provinciale di via Picasso. Il raffronto tra il periodo giugno 2008-maggio 2009 e l’analogo arco di tempo tra il 2007 e il 2008, mostra una decisa diminuzione dei delitti commessi a Prato che, negli ultimi 12 mesi, scendono a 12.259 dai 13.613 dello stesso periodo dell’anno precedente. Calo dovuto, essenzialmente, agli oltre 1.400 furti in meno denunciati. A fronte di questo dato positivo, ecco crescere le persone arrestate (449 contro 364, con una crescita del 23%). Intensificati anche i servizi di controllo sul territorio, con particolare riferimento alle operazioni nelle ditte cinesi: sono state 120 quelle controllate (76 solo nei primi 5 mesi del 2009), di queste 99 sono risultate irregolari, mentre il 55% dei lavoratori (vale a dire 564 su 1.030) erano clandestini. “Il contrasto alle attività criminali – ha detto il tenente colonnello Mazza – si è intensificato, grazie all’impegno di tutti i miei uomini che hanno permesso di svolgere molti più servizi di controllo del territorio. Devo comunque dire che i pratesi hanno un alto senso civico e di fiducia nelle istituzioni, lo dimostrano le 12.300 chiamate al 112 arrivate nel corso dell’anno. Merito anche del lavoro che svogliamo con le scuole per inculcare nei giovani il rispetto delle regole: in un anno abbiamo svolto ben 47 incontri nelle scuole della provincia”.
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