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Centinaia di caldaie a gas, valvole di sicurezza, fornelli e altri prodotti di uso domestico, privi dei più elementari requisiti di sicurezza, stavano per invadere il mercato pratese. Fortunatamente, l’attività di intelligence della Fiamme Gialle della Compagnia di Prato ha permesso di bloccare e sequestrare l’intero lotto, ancora stoccato nel magazzino da dove, poi, sarebbe stato distribuito al dettaglio.Sono oltre 1.300 gli apparecchi a gas irregolari sequestrati, per un valore di oltre un milione di euro. Gli uomini della Guardia di Finanza li hanno trovati all’interno di un deposito gestito da cittadini cinesi. E proprio dalla Cina dovrebbe provenire l’intero lotto di materiale sequestrato. I prodotti non solo erano privi della marcatura “CE” e della documentazione attestante la conformità alle norme di sicurezza nazionali e comunitarie, ma erano anche estremamente pericolosi. Basti pensare che le valvole di sicurezza per il gas, al loro interno erano completamente vuote: un guscio di metallo assolutamente non in grado di garantire la minima sicurezza in caso di bisogno.Le indagini della Finanza, adesso, puntano a scoprire il canale di approvvigionamento, anche per risalire alla fonte di partenza del materiale. Nello stesso tempo è stata avviata un’attività di verifica fiscale a carico della ditta che aveva in stoccaggio il materiale. Dal Comando provinciale di Prato, comunque, arriva un caldo invito ai cittadini a diffidare di oggetti venduti a basso costo, ma privi di certificazioni che ne attestino la congruità con le norme di sicurezza. E’ di appena qualche giorno fa la notizia della signora rimasta ustionata gravemente ai piedi a causa di un paio di scarpe prodotte in Cina. In questo caso, si dice, il rischio è ancora più grave. Basti pensare che, solo in Toscana, da novembre ad oggi sono già morte cinque persone, e altre otto sono rimaste ferite, per incidenti dovuti a malfunzionamento di impianti a gas.