Un agente in servizio alla polizia municipale di Carmignano, ma sospeso da mesi, è stato rinviato a giudizio per detenzione e accesso a materiale pedopornografico, che deteneva sul computer che aveva in uso. Il Comune di Carmignano ha fatto sapere che si costituirà parte civile nei confronti dell’agente. Il Comune ricostruisce poi la vicenda: “Nell’ottobre dello scorso anno – si legge in una nota -, informato su quanto emerso dai controlli sul computer per la presenza di un virus, il sindaco provvide a fare denuncia e scattò subito la segnalazione alla procura competente, con conseguente sospensione dell’agente della polizia municipale. A seguito del rinvio a giudizio, il sindaco Edoardo Prestanti – prosegue il comunicato – darà mandato agli Uffici di attivare le procedure per la costituzione di parte civile, onde anche verificare eventuali mancati controlli, a tutela della collettività e dello stesso Corpo della polizia municipale di Carmignano. A tal proposito, l’amministrazione ringrazia tutti i funzionari del Comune che, con professionalità e discrezione, hanno lavorato su una vicenda grave e delicata per rendere effettiva la sospensione ed hanno collaborato allo svolgimento delle indagini”.
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