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Prato e la sua provincia sono state messe in ginocchio dall’ondata di maltempo che sta flagellando ininterrottamente il territorio. Alla gravissima situazione del Comune di Vernio, dove le frane si susseguono, si aggiunge la rottura degli argini del Calice che, stanotte, hanno portato all’evacuazione di una quindicina di famiglie. Dalla sala operativa della protezione civile fanno sapere che si tratta di un evento di carattere assolutamente straordinario conpiogge cumulate da 1 ora/3 ore/6 ore con tempi di ritorno compresi, per le varie stazioni pluviometriche, fra 20 e 50 anni; l’evento ha poi interessato sia l’intero territorio provinciale che quelli limitrofi, ed ha avuto una durata lunga, dalle ore 16 del 24/12 e tutt’ora in corso, il territorio era già stato duramente provato da una serie di eventi verificatisi nei giorni 22 e 23 dicembre;si sono pertanto verificate frane, dissesti e cedimenti in maniera diffusa;La situazione più critica si è verificata con il cedimento di un tratto, lungo circa 30 m, dell’arginatura in sinistra idraulica del torrente Calice a valle di Ponte dei Bini. Il cedimento, avvenuto repentinamente, è stato segnalato alle ore 3.30. A seguito della segnalazione è scattato il sistema di protezione civile per l’evacuazione delle aree esondate e per evitare danni alle persone. Con gli inevitabili disagi e difficoltà determinati dal buio e dalle condizioni eccezionali, i cittadini che lo richiedevano sono stati via, via evacuati e accolti nell’immediato in sedi del volontariato, per poi essere trasferiti per tutte le necessità alla Villa del Palco. L’intervento dei volontari della Protezione Civile ha consentito anche l’evacuazione e il salvataggio dei cani ospitati nel canile comunale. La portata dell’evento lungo il torrente Ombrone ed in particolare all’idrometro di Poggio a Caiano, con il rilevamento di livelli idrometrici elevati e sempre più preoccupanti, ha reso necessario anche l’apertura della cassa di espansione di Ponte alle Vanne, peraltro già in funzionecome soglia di sfioro.Si sono poi verificati una serie di dissesti diffusi su tutto il territorio provinciali e, in particolare sull’alta Val di Bisenzio. Gli eventi più importanti hanno interessato la Sr 325 in prossimità della frana accaduta il 23 dicembre e che ha comportato la totale interruzione della medesima strada in località Sasseta. In particolare sono stati segnalati frane sia lungo la Sr 325 in località Masseto, con totale isolamento della frazione di Sasseta, che sulla viabilità di collegamento alternativo di Luciana con Cavarzano. Sulla Sr 325 è intervenuta la Provincia, mentre la Comunità Montana Vla di Bisenzio si è occupata di rimuovere la frana sulla strada Luciana-Cavarzano. Entambe le viabilità sono state ripristinate nella prima mattinata. Si segnalano altre frane sulla Sp 2 del Carigiola sulla quale sono in corso i lavori per il ripristino della viabilità. Intanto per tutta la mattina le squadre dei vigili del fuoco e quelle della protezione civile sono state impegnate per far fronte ai problemi legati agli allagamenti e agli alberi e cornicioni pericolanti. Un movimento franoso è stato segnalato anche alla Madonna della Tosse, mentre la Pubblica assistenza ha provveduto ad evacuare un disabile rimasto intrappolato nella casa invasa dall’acqua.