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Ha portato all'arresto di un pusher marocchino di 28 anni e al sequestro di 3 etti di cocaina, di 6 grammi di hashish e di oltre 3mila euro in contanti, l'operazione antidroga messa a segno dalla polizia municipale di Prato nell' ex Banci, area degradata delle Badie in attesa di riqualificazione, da tempo segnalata dai residenti come luogo di spaccio. Numerosi esposti a cui gli agenti di piazza dei Macelli hanno dato una risposta con l'impiego dell'unità cinofila antidroga, del nucleo investigativo e della territoriale esterna. Sono stati i due cani, Devil e Akron, a fiutare la presenza di droga all'interno dell'ex fabbrica Banci, nascosta tra tubi di metallo, sotto i mattoni e dietro dei pancali. Ed è stata la loro presenza, al momento dell'arresto dello spacciatore, a indurre il giovane ad accettare le manette senza alcun tipo di resistenza. Per l'uomo, con precedenti per droga, è stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.
L'operazione è scattata alle ore 10 di ieri, martedì 27 settembre. Durante gli appostamenti gli agenti hanno notato due donne e un uomo scambiare denaro e droga con un marocchino e hanno riscontrato poi l'acquisto di dosi di cocaina e hashish. A quel punto l'operazione è entrata nel vivo. La polizia municipale è entrata nell'ex Banci e ha fermato il ventottenne. In tasca aveva due cellulari e 300 euro. Nella sua abitazione sono stati trovati tremila euro. Niente droga che invece è stata scovata all'interno dell'ex fabbrica grazie al fiuto di Devil e Akron. Sono in corso indagini per attribuirne o meno la proprietà al marocchino arrestato.

Si tratta di cocaina pura che una volta tagliata avrebbe avuto un valore di circa 60mila euro.

Si tratta di cocaina pura che una volta tagliata avrebbe avuto un valore di circa 60mila euro.
Per la polizia municipale si tratta del settimo arresto per spaccio dall'inizio dell'anno. Per il sindaco Matteo Biffoni questo evidenzia quanto sia cresciuto il campo d'azione della polizia municipale e quanto bisogno ci sia di modificare la legge sulla polizia urbana, ferma al 1986: "Farò di tutto per dare alla polizia municipale strumenti, tutele e riconoscimenti che merita. Il suo ruolo è cambiato e il suo apporto è a beneficio di tutto il sistema sicurezza".
Non è solo una questione di equo indennizzo, eliminato dal governo Monti. Gli agenti della polizia municipale ad esempio non hanno accesso alle banche dati delle forze dell'ordine.
"Se per assurdo la pattuglia che presidia il Serraglio fermasse per caso, senza riconoscerlo, Matteo Messina Denaro per un controllo – afferma il comandante, Andrea Pasquinelli – una volta controllata la patente e la revisione, lo manderebbe via".
E.B.
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