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Una busta anonima recapitata alla redazione del “Corriere Fiorentino” insieme al resto della posta. Ma che, appena aperta, ha fatto fare un salto sulla scrivania a chi se l’è trovata tra le mani. Perché insieme a due foto e dei ritagli di giornale c’era una lettera con in alto la famigerata stella a cinque punte inserita nel cerchio e sotto la scritta Br-Pcc, vale a dire Brigate Rosse-Partito comunista combattente, una delle fazioni più sanguinarie del terrorismo di matrice di sinistra. E nella lettera minacce esplicite rivolte contro il sindaco Roberto Cenni e l’assessore alla Sicurezza Aldo Milone, che già a luglio aveva ricevuto minacce dello stesso tipo. Adesso la lettera è nelle mani dei carabinieri del Ros che, insieme alla Digos, stanno cercando di accertarne l’attendibilità. Gli inquirenti non si sbilanciano e parlano di indagini a 360 gradi. Potrebbe trattarsi di mitomani, ma come sempre, quando viene tirata in ballo la sigla Br, la prudenza è d’obbligo.La busta conteneva anche due ritagli di giornali: uno dove si faceva riferimento all’oscuramento delle insegne, l’altro relativo alle dimissioni di Milone dalla giunta Romagnoli. E poi due foto di Cenni e dello stesso Milone con la faccia cerchiata di rosso e sopra la scritta “pum pum”. Il testo della lettera, invece, conteneva altre minacce esplicite con il chiaro riferimento alle politiche contro “il proletariato cinese ed extracomunitario” e l’indicazione che per Cenni e Milone “il tempo sta per finire, avete i giorni contati”. Un testo senza nessun particolare riferimento politico, scritto al computer.”Sono tranquillo e continuerò sulla stessa strada – sono le prime parole espresse a caldo da Milone -. Vuol dire che il nostro lavoro va nella giusta direzione. Ho parlato con il sindaco e anche lui è della mia idea. Non ci faremo certo spaventare da queste cose, anche se il clima non è certo die migliori”. Già aluglio, tra l’altro, Milone era finito nel mirino con una lettera di minacce allora firmata Brigate Rosse Brc. Allora la lettera fu recapitata in Comune e conteneva una scritta a mano “A presto”.
Claudio Vannacci
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