Fine dell'anno amara per otto lavoratrici della tessitura Penepole che da lunedì 30 dicembre resteranno senza lavoro. Questo pomeriggio, 28 dicembre, al termine dell'incontro con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, la proprietà ha deciso di far partire le lettere di licenziamento, di fatto facendo scadere i termini per chiedere la cassa integrazione. Una decisione in parte annunciata quando, a metà dicembre, è stato resa nota la crisi della tessitura per nove operaie (leggi)
“E' stato perso un mese inutilmente – hanno commentato i sindacati – evidentemente non c'era nessuna intenzione di trovare una soluzione; non è stata fatta alcuna richiesta al Ministero”.
I sindacati restano convinti che la cassa integrazione potesse essere una strada da percorrere : “Le condizioni c'erano, capiamo che l'azienda potesse avere delle perplessità che però potevano essere chiarite in sede ministeriale, invece si è preferito tergiversare per un mese”.
Alla questione delle nove lavoratrici della Penepole,(una ha scelto un'altra strada) si era interessato anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini che aveva convocato sindacati e proprietà prima dell'incontro in Regione dove Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec avevano avuto assicurazioni che "si sarebbero utilizzati tutti gli strumenti possibili, a partire dalla formazione".
Lettera di licenziamento per otto lavoratrici della tessitura Penepole
La proprietà ha deciso di non ricorrere alla cassa integrazione, dal 30 dicembre nessuna avrà più il posto di lavoro. I sindacati: "Si è perso un mese inutilmente, c'erano le condizioni per evitare il licenziamento"
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a.a.
Edizioni locali: Montemurlo