Circa cento pasticche di sverminanti, cinquanta scatole di salviette, pacchi interi di sacchi dell’immondizia condominiali e anche rotoli di scottex e panni per pulire. E’ il bottino portato via da alcuni balordi che la notte scorsa sono entrati, forzando con delle tenaglie il lucchetto, all’interno del garage nel quale vengono stoccati i prodotti donati al gattile “La Bogaia” di Prato. Il materiale, utile principalmente alla cura e alla pulizia degli spazi comuni degli animali, era stato diviso per questioni logistiche ed una parte conservata all’interno dello spazio di proprietà della vice presidente del gattile, Cristina Petrini, nella zona del Soccorso: “Dispiace doppiamente perché si tratta di donazioni di cittadini, cose che a noi servono sempre e che ci procuriamo grazie alla generosità. Il cibo degli animali non è stato toccato ma sono state aperte alcune confezioni di latte in polvere e hanno portato via alcuni pacchi di croccantini e tutto il necessario per pulire, per noi fondamentale in una struttura con molti gatti -spiega Petrini- credo che non si sia trattata di un’azione mirata ma l’opera di qualche sbandato alla ricerca di chissà che cosa”. Dal garage è stato infatti portato via, oltre a quanto detto, solo un giubbotto. L’appello, dunque, si rinnova. “Chi volesse aiutarci a ricomprare il materiale che ci è stato rubato può farlo venendo al gattile oppure nelle tante iniziative che portiamo avanti ogni fine settimana, ringraziamo tutti coloro che continuano a sostenerci anno dopo anno”, conclude Petrini. La struttura, inaugurata nel 2006, è un vero proprio punto cardine a Prato per i felini. Negli anni il casolare a due piani ha ospitato centinaia di gatti anche malati e in difficoltà, assicurando a tutti loro le cure necessarie e per molti anche una famiglia.
Ladri portano via le scorte di medicinali e di attrezzatura del gattile della Bogaia. Appello ai pratesi: “Aiutateci a ricomprare il materiale rubato”
Il furto è avvenuto la scorsa notte all'interno del garage della vice presidente della struttura che ospita, da anni, centinaia di gatti abbandonati e in difficoltà
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