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E’ morto volando giù da almeno 10 metri, mentre stava lavorando alla bonifica di un tetto in eternit. E’ un operaio rumeno di 55 anni, Necula Manolache, l’ultima vittima del lavoro a Prato. La tragedia è avvenuta stamani intorno alle 9 in via del Ferro a Paperino, nel capannone della ditta Fipal, specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari, vini e dolciumi a domicilio. A quanto pare l’operaio, che lavorava per conto della “Firenze Ecologia”, era impegnato nell’opera di bonifica di un tetto in eternit per consentire l’installazione di una copertura fotovoltaica. Ad un certo punto, per cause ancora da accertare, la struttura avrebbe ceduto, facendo precipitare l’uomo per almeno dieci metri. Secondo alcuni testimoni l’operaio sarebbe caduto a testa in giù e non ha avuto scampo nell’impatto con il terreno. L’allarme è stato subito dato al 118, che ha inviato sul posto un’automedica e un’ambulanza. Purtroppo, però, per il rumeno non c’era più niente da fare. Sul posto, per gli accertamenti di rito, i carabinieri di Prato e i tecnici dell’Asl. La salma, dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, è stata restituita ai familiari. “Purtroppo questo evento drammatico dimostra che sul fronte sicurezza, specialmente nel settore dell’edilizia, non si deve mai abbassare la guardia – commenta la vicepresidente della Provincia e assessore alla Formazione e Lavoro, Ambra Giorgi – occorre rafforzare gli interventi per la formazione mirata alla prevenzione. Su questo ambito si sente fortemente impegnata la Provincia che per il prossimo 17 dicembre convocherà la conferenza annuale per farà il punto sulla situazione e sulle iniziative da rafforzare”.