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C’è preoccupazione nelle famiglie dove ci sono giovani che sono in partenza per una vacanza in Inghilterra o negli Stati Uniti d’America, Paesi altamente interessati da focolai di influenza suina da virus A (H11N1). In questi giorni molti genitori si sono rivolti all’Unità funzionale Igiene e sanità pubblica dell’ASL 4 per richiedere informazioni, rassicurazioni e consigli.“L’Organizzazione mondiale della Sanità – spiega Luigi Ricci, direttore dell’Unità funzionale igiene e sanità pubblica dell’ASL 4 – non raccomanda restrizioni ai viaggi nei Paesi con focolai d’influenza, invita, però, le persone affette da malattie croniche a rinviare prudentemente i viaggi internazionali. Quindi, chi sta bene può partire serenamente, ma è opportuno usare alcune precauzioni che sono le stesse consigliate anche per le influenze invernali. Meglio evitare luoghi affollati, importante lavare frequentemente le mani con acqua e sapone o soluzioni detergenti; evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca. La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie. Non devono essere assunti farmaci antivirali che servono, invece, se si contrae la malattia”. Una particolare attenzione è richiesta al rientro da Paesi dove si sono verificati i focolai d’influenza. “E’ bene tenere sotto osservazione il proprio stato di salute per una settimana – prosegue Ricci – e in caso di insorgenza di una sintomatologia influenzale (febbre, sonnolenza, tosse) dovrà essere contattato il medico di medicina generale o il pediatra”.Dal mese di aprile l’ASL 4 ha attivato una task force con rete di sorveglianza su tutto il territorio.
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