Truffa e peculato. Un'altra inchiesta si abbatte sull'ospedale Santo Stefano e questa volta il numero degli indagati è corposo: quarantaquattro operatori sanitari tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio. Le accuse, mosse a vario titolo, riguardano l'attività del laboratorio di analisi dell'ospedale. L'inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, ipotizza il mancato pagamento del ticket per l'accesso alle prestazioni sanitarie inerenti il laboratorio di analisi. La guardia di finanza, che da settimane sta indagando, ha acquisito oggi ulteriori informazioni e incartamenti, anche in seguito ad un esposto della Asl Toscana centro che sta collaborando per accertare le irregolarità emerse nella gestione del laboratorio. I fatti contestati riguardano l'accesso di persone che avevano bisogno di sottoporsi ad esami del sangue su richiesta del proprio medico. Non persone qualsiasi ma, stando a quando verificato nel corso dell'inchiesta, parenti, amici e conoscenti degli indagati che avrebbero usufruito del servizio senza corrispondere nemmeno un euro. Analisi del sangue, insomma, fatte gratuitamente solo grazie all'aggancio giusto all'interno dell'ospedale Santo Stefano. Il laboratorio di analisi centrale, infatti, non è aperto al pubblico. Sono il Centro Giovannini e le altre strutture sparse sul territorio a fare i prelievi del sangue mentre il laboratorio centrale, che appunto si trova all'interno dell'ospedale, si occupa di analizzare le provette che arrivano da fuori e quelle dei pazienti ricoverati.
L'inchiesta sarebbe tornata indietro addirittura di qualche anno, fino al 2014: il sistema di favori gratuiti, sul quale ancora sono in corso indagini, sarebbe cominciato allora. A far nascere i primi sospetti in procura sarebbe stata una controversia che ha contrapposto due sanitari dell'ospedale. Una controversia, arrivata davanti al giudice di pace, che faceva riferimento proprio all'attività del laboratorio di analisi del Santo Stefano.
L'azienda sanitaria ha attivato una commissione di inchiesta interna per verificare responsabilità e la commissione di disciplina che valuterà i provvedimenti da adottare a carico dei 44 operatori sanitari finiti sul registro delle notizie di reato. “Le nostre decisioni saranno rapidissime – il commento del direttore generale Paolo Morello Marchese – colpiremo gli eventuali comportamenti illeciti. Stiamo collaborando con la procura per fare piena luce su tutta la vicenda”.
Inchiesta della procura sul laboratorio di analisi dell’ospedale: 44 indagati per truffa e peculato
Ondata di avvisi di garanzia a medici, infermieri e tecnici di laboratorio per un presunto sistema di favori a familiari e amici che si sottoponevano agli esami del sangue senza pagare il ticket. La Asl Toscana centro ha attivato la commissione di inchiesta e quella disciplinare
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nadia tarantino
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