Categorie
Edizioni locali

Inchiesta corruzione, il comandante dei carabinieri messo ai domiciliari con il braccialetto elettronico


L'ufficiale era stato arrestato alla fine di maggio. Il Riesame ha accolto oggi la richiesta di alleggerimento della misura cautelare


Nadia Tarantino


Dopo due settimane il tenente colonnello Sergio Turini, comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, lascia il carcere della Dogaia e va agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Lo ha deciso nella giornata di oggi, venerdì 14 giugno, il tribunale del Riesame accogliendo il ricorso di alleggerimento della misura cautelare avanzata dall’avvocato Giovanni Renna. Turini, accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e di accesso abusivo al sistema informatico, è finito agli arresti insieme all’imprenditore pratese Riccardo Matteini Bresci, amministratore delegato del Gruppo Colle, e all’investigatore privato Roberto Moretti, a capo di un’agenzia con sede a Torino. Mentre la richiesta di scarcerazione di Matteini Bresci, presentata dall’avvocato Pier Matteo Lucibello, verrà discussa nei prossimi giorni, per Moretti la decisione è stata presa oggi: confermato il carcere dopo la revoca degli arresti domiciliari disposti in un primo momento. Entrambi sono finiti sotto inchiesta per corruzione.
Secondo gli inquirenti, il tenente colonnello Turini avrebbe compiuto una lunga serie di accessi al sistema informatico in uso alle forze dell’ordine allo scopo di rispondere alle richieste che sarebbero arrivate da amici italiani e cinesi. In particolare, le informazioni reperite interrogando abusivamente la banca dati, sarebbero state passate per la maggior parte a Matteini Bresci che sarebbe venuto a conoscenza di notizie riservate riguardanti diverse persone, tra le quali imprenditori e suoi dipendenti. Le contestazioni mosse contro Turini parlano di regalie in cambio dei suoi favori: in particolare un viaggio negli Usa pagato da Matteini Bresci al figlio del carabiniere (a fronte di circa 5mila euro ne sarebbero stati restituiti circa mille) e l’interessamento dell’imprenditore presso il sottosegretario agli Esteri affinché bloccasse il trasferimento a Potenza del militare. Matteini Bresci, che in sede di interrogatorio di garanzia ha rilasciato soltanto dichiarazioni spontanee, ha respinto ogni addebito relativo alla corruzione. Invece, nei confronti dell’investigatore privato, portato in carcere per aver usato il telefono durante i giorni di arresti domiciliari, Turini avrebbe fatto da ponte per il passaggio di informazioni utili ad allargare la platea dei clienti; in questo caso, sempre secondo l’inchiesta, Turini avrebbe ricevuto pregiate bottiglie di vino per un valore di 1.800 euro. Al comandante della Compagnia dei carabinieri vengono contestati 99 accessi abusivi alla banca dati. Indagati e sospesi dal servizio altri due militari: un capitano che, su indicazione di Turini, avrebbe omesso di denunciare un cinese che si aggirava in strada armato di un’ascia, e un appuntato in forza a Poggibonsi che avrebbe usato l’auto di servizio per fare un favore a Turini con il quale aveva lavorato prima che quest’ultimo venisse trasferito a Prato.  

  

Edizioni locali: Prato

CONSIGLIATI

logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia