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Inchiesta China Truck, è caos traduzioni: gli intercettati usano sei dialetti diversi


Scontro sul perito nominato dal tribunale per ascoltare e tradurre le centinaia di intercettazioni telefoniche messe insieme dalla Squadra mobile di Prato che ha condotto l'indagine coordinata dalla Dda


Redazione


Sono almeno sei i dialetti parlati al telefono dai cinesi intercettati nell'ambito dell'inchiesta China truck. Una difficoltà non da poco perché tutte quelle intercettazioni – centinaia e centinaia di telefonate – devono essere sbobinate, ascoltate e tradotte per il processo a sei imputati accusati a vario titolo di estorsione, usura, spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione. Si tratta dei reati per i quali il tribunale della Libertà, dopo l'ondata di arresti della Squadra mobile a gennaio dello scorso anno, ritenne esistenti i gravi indizi di colpevolezza. Intanto questo stralcio di un'inchiesta di più ampio respiro.
Oggi, martedì 29 gennaio, nuova udienza nell'aula bunker di Firenze. I difensori degli imputati – il principale è Zhang Naizhong difeso dall'avvocato Melissa Stefanacci – hanno chiesto conto al perito nominato dal tribunale, un cittadino egiziano, della sua conoscenza approfondita della lingua cinese. Proprio l'avvocato Stefanacci ha insistito fino alla risposta: no. Il lavoro di ascolto delle intercettazioni telefoniche e della comprensione dei diversi dialetti viene dunque fatto con la collaborazione di ausiliari e le difese (oltre a Stefanacci, ci sono gli avvocati Veltri, Denaro, Ciappi, Malerba, Febbo, Fioravanti, Fantappiè e Jingxia Li) hanno avanzato una eccezione al tribunale proprio sull'attività di traduzione demandata dal perito ad altri. Eccezione che è stata respinta perché ritenuta tardiva. L'udienza è stata aggiornata a marzo. I fatti contestati arrivano fino al 2013. L'indagine, condotta dalla Squadra mobile di Prato e coordinata dalla Dda, smantellò un'organizzazione che – stando agli investigatori – si muoveva nel settore dei trasporti controllando le merci in circolazione in mezza Europa provenienti e in arrivo alle aziende cinesi e in più controllava altri traffici illeciti. A molti degli arrestati fu contestato il 416bis, vale a dire l'associazione a delinquere di stampo mafioso. 416bis cancellato poi dal Riesame.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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