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Inchiesta baby calciatori, lavori stadio, frodi sportive: il ricorso della procura contro i proscioglimenti arriva in Corte d’Appello


La discussione è stata fissata per metà gennaio. Il giudice delle udienze preliminari aveva pronunciato un lungo elenco di sentenze di 'non luogo a procedere' contro cui l'accusa aveva subito presentato appello. Intanto si è aperto il processo per la parte di inchiesta relativa alle presunte irregolarità nella gestione dei lavori per l'ampliamento del Lungobisenzio


Redazione


Si muove su più tavoli la maxinchiesta della procura di Prato che riunisce tre diversi filoni di indagine: lavori allo stadio Lungobisenzio, tratta dei baby calciatori, frodi sportive nei campionati di Eccellenza e Promozione della stagione 2016/2017 (leggi). Da una parte c'è il processo, già cominciato, sulle presunte irregolarità che, secondo la procura, hanno costellato l'iter della riqualificazione dello stadio e per le quali sono imputati Luca Piantini, ex dirigente dei Lavori pubblici del Comune di Prato, e Sandro Grassi e Giuseppe Mazzeo della Castelnuovo Lavori, la ditta che si aggiudicò l'appalto, e sul presunto favoreggiamento del presidente dell'Ac Prato Paolo Toccafondi nella frode ai danni della Fiorentina circa il passaggio di una giovanissima promessa del calcio arrivata dalla Costa d'Avorio non con la madre, come prevede la legge, ma con una zia che si spacciò per tale. Dall'altra parte c'è il ricorso della procura contro l'ondata di proscioglimenti pronunciata dal tribunale di Prato al termine dell'udienza preliminare nei confronti di 16 persone accusate a vario titolo di frodi sportive e violazioni della legge sull'immigrazione: la Corte d'Appello discuterà a metà gennaio se confermare le sentenze di non luogo a procedere oppure se inviare di nuovo il fascicolo ai giudici pratesi (leggi).
Imputazioni distinte ma finite in un unico procedimento che poi, anche in virtù dei riti di giudizio scelti da alcuni degli indagati, si è risolto in più capitoli.
In attesa di conoscere la decisione della Corte d'Appello, si è aperto ed è stato rinviato ad aprile il processo sui lavori allo Stadio: il giudice ha incardinato le questioni preliminari che continueranno anche nella prossima udienza.Tantissimi i testimoni chiamati dagli avvocati della difesa e dai pubblici ministeri che sostengono l'accusa, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli. Saranno vagliate le ulteriori richieste che eventualmente saranno poste al tribunale e poi sarà aperto il dibattimento. La posizione di Paolo Toccafondi, difeso dagli avvocati Guarducci e Giunta, potrebbe cambiare se l'Appello deciderà di cassare il proscioglimento dagli altri capi di imputazione: il presidente del Prato potrebbe decidere di accorpare i processi a suo carico.
Per gli altri imputati la strada avviata non può, invece, riservare modifiche in corso d'opera. Piantini, difeso dall'avvocato Terranova, deve rispondere di irregolarità nel cantiere per l'ampliamento dello stadio, falso ideologico, depistaggio delle indagini; Grassi e Mazzeo di falso in atto pubblico. Lo stadio fu sequestrato nell'estate del 2017 in seguito ad un controllo della Asl che riscontrò anomalie nella gestione burocratica e amministrativa, a iniziare dalla mancata autorizzazione per l'avvio dei lavori. Irregolarità che fecero emergere altri nomi, quello di Paolo Toccafondi e di Luca Vannucci, attuale assessore allo Sport (l'accusa di corruzione fu archiviata su richiesta della procura stessa), e di Francesco Sanzo, dipendente comunale accusato di falso ideologico (due mesi e venti giorni con patteggiamento convertiti in pena pecuniaria, avvocato Antonio Bertei). A carico di Vannucci (avvocati Rocca e Nigro) era rimasta in piedi l'accusa di omessa denuncia per aver taciuto, nella sua veste di pubblico ufficiale, le irregolarità del cantiere dello stadio; il reato è stato dichiarato estinto nei giorni scorsi in seguito al regolare svolgimento della 'messa alla prova' (leggi).
Se l'Appello 'riabiliterà' gli altri capi di imputazione, dovranno tornare davanti al giudice tutti gli indagati prosciolti in sede di udienza preliminare e questo significherebbe rimettere in piedi l'architettura della maxinchiesta per sottoporla nuovamente al giudizio del gup.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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