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Inchiesta alluvione, prelevati documenti nelle sedi della Protezione civile di Prato e di Montemurlo


La polizia giudiziaria ha fatto tappa anche negli uffici del Genio civile, del Consorzio di bonifica Medio Valdarno e al Centro funzionale regionale della Toscana. Altre acquisizioni saranno fatte nei prossimi giorni in enti e società che si occupano di manutenzione e controllo. La procura ipotizza i reati di disastro colposo e omicidio colposo


Redazione


Ci vorranno settimane, forse addirittura mesi per mettere in fila la documentazione acquisita negli uffici del Comune di Prato e del Comune di Montemurlo e nelle rispettive sedi della Protezione civile, al Genio civile, al Consorzio di bonifica Medio Valdarno e al Centro funzionale regionale della Toscana nell'ambito dell'inchiesta sull'alluvione del 2 novembre aperta dalla procura di Prato che ipotizza contro ignoti i reati di disastro colposo e omicidio colposo in relazione alla morte di due anziani per annegamento.
La polizia giudiziaria incaricata dai sostituti Valentina Cosci e Alessia La Placa di prelevare atti, documenti, contratti, e-mail, oltre a qualsiasi comunicazione sia interna che pubblica inviata nelle ore di maltempo e nei giorni successivi, è tornata con una quantità enorme di carte che ora dovrà essere passata al setaccio alla ricerca delle prime risposte sugli effetti devastanti della violenta e persistente pioggia. Pioggia eccezionale, ma fino a che punto? Morti e danni per centinaia di milioni di euro: potevano essere evitati? e se non potevano essere evitati, potevano almeno essere ridotti? Al carteggio già prelevato se ne aggiungerà altro la prossima settimana quando il programma delle acquisizioni sarà concluso con le ultime tappe negli uffici di altri enti e società che hanno competenza su lavori, manutenzione e controllo di corsi d'acqua, argini, tombini. Si tratta di capire l'origine delle esondazioni, degli allagamenti, dei crolli e verificare se l'alluvione abbia scatenato i suoi effetti su un territorio già fragile o reso ancor più fragile. Nel mirino c'è tutto: dalle grandi pulizie di fiumi e torrenti fino agli interventi più spiccioli sulle caditoie passando per le opere di costruzione, abbattimento, sradicamento e spostamento in una serie di scelte e autorizzazioni che potrebbero aver influito sulla portata della devastazione del 2 novembre. E nel mirino c'è anche un altro aspetto: l'approccio all'allerta meteo e la gestione di tutto il necessario ad affrontarla.   
Accanto alla documentazione 'istituzionale', un numero non indifferente di esposti depositati in procura da cittadini, imprenditori e da un consigliere comunale di Prato a cui, nelle prossime ore, si aggiungerà quello di un avvocato che ha fatto da collettore di una serie di segnalazioni mirate.
Intanto i titolari dell'inchiesta stanno anche lavorando alla formazione di un collegio di esperti per una super perizia: all'ingegnere idraulico già individuato, saranno affiancati almeno un idrologo e un geologo.
L'indagine è particolarmente gravosa seppure al momento classificata come 'conoscitiva'. Non si tratta di cercare responsabili a tutti i costi ma di dare un'identificazione precisa, tecnica, scientifica all'alluvione del 2 novembre per capire se sia corretto o, al contrario, sbagliato o quanto meno sbrigativo parlare di evento eccezionale.

nadia tarantino
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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