La ditta di logistica Xin Shun Da non esiste praticamente più dopo l’incendio di ieri (leggi). Cancellata dalle fiamme che, secondo gli investigatori, sono state appiccate. Dunque un rogo doloso quello che ha avvolto il capannone nel quale l’azienda era attiva da poco più di due anni, in via Nottingham, nella zona industriale del Macrolotto 2. Le indagini vanno avanti senza sosta. I vigili del fuoco stanno ricostruendo la dinamica dell’incendio; diversi i sopralluoghi che si sono ripetuti nelle ultime ore alla ricerca di un qualsiasi elemento in grado di irrobustire una tesi che pare già acquisita. Il titolare sarà sentito di nuovo e intanto qualcosa potrebbero avere già raccontato le telecamere di sicurezza che nel Macrolotto 2 sono tante perché ogni ditta ne ha diverse puntate sia sulle pertinenze private che sulle strade. Se movimenti ci sono stati, è difficile ipotizzare che siano sfuggiti alle inquadrature. Poco e nulla è rimasto della ditta di logistica ed è il secondo fatto di una certa rilevanza che coinvolge la comunità cinese negli ultimi dieci giorni. Prima c’è stato l’accoltellamento di un 42enne, ridotto in fin di vita in un locale notturno in via Scarlatti e trovato in mezzo alla strada, in via Marsala, dall’altra parte della città, in una pozza di sangue. Per il suo tentato omicidio, nel giro di poche ore, la polizia ha arrestato cinque connazionali: quattro rintracciati e fermati a Villa San Giovanni, in Calabria, uno a Catania. Un episodio ricondotto alla cosiddetta ‘guerra delle grucce’, la faida che da tempo è al centro di una complessa inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Vale lo stesso per l’incendio? Una guerra, quella per il controllo delle forniture degli appendiabiti che, in un distretto come quello pratese caratterizzato da una concentrazione di pronto moda unica per dimensioni, rappresenta una inimmaginabile fonte di ricchezza. Ed è una guerra che in passato ha già visto altri incendi. I fatti degli ultimi giorni potrebbero avere aggiunto tasselli all’inchiesta della Dda che ha acceso un faro sulla produzione, sul commercio e sulle modalità di fornitura delle grucce ai pronto moda cinesi non solo del distretto pratese ma anche dell’hinterland fiorentino. Intanto la polizia continua a indagare sull’aggressione che per poco non è costata la vita al quarantaduenne, prima preso a calci e pugni e poi colpito con un coccio di vetro e con un coltello; l’uomo presto potrebbe essere in grado di sostenere un interrogatorio. (nadia tarantino)
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