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Incendio all’interno del Tiro a segno di Galceti. Due vittime e un ferito grave. Il fuoco si è propagato al bosco


Le fiamme sono divampate nel poligono nel pomeriggio. I corpi dei due morti trovati solo dopo due ore. Impegnati decine di volontari e due elicotteri per domare il rogo nel parco che è stato chiuso con un'ordinanza della sindaca


Claudio Vannacci
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Le fiamme divampate all’improvviso all’interno del poligono del Tiro a segno di Galceti, il fumo che si è alzato alto nel cielo e poi il fuoco che si è esteso al vicino parco, bruciando sterpaglie e pineta. E’ stato un pomeriggio tragico quello vissuto oggi, 26 luglio, a Prato. Pesantissimo il bilancio: due morti (il direttore di tiro Gabriele Paoli, 67 anni, e Alessio Lascialfari, 66 anni, utente della struttura), un ferito trasportato in gravi condizioni al Centro Grandi ustionati di Pisa con un terzo del corpo che presenta ustioni di terzo grado. Quest’ultimo, un istruttore di tiro 46enne, è stato trovato quasi subito dai soccorritori, accorsi in forze con vigili del fuoco e ambulanze del 118. Per trovare le due vittime, invece, ci sono volute quasi due ore, durante il quale erano date per disperse anche se le speranze di trovarle ancora in vita si affievolivano ogni minuto che passava. I tre si trovavano nella linea di tiro, il locale dove sono divampate le fiamme. Secondo alcune testimonianze, invece di fuggire avrebbero provato a spegnere il rogo con gli estintori senza poi avere la possibilità di scappare.

Alla tragedia per la perdita delle vite umane si è poi aggiunta l’emergenza per l’incendio che, dalla struttura del poligono, si è propagato al parco di Galceti, con il fuoco che ha attaccato sterpaglie e pineta, trovando nella vegetazione secca e nel vento un alleato per spingersi su per la collina, fin quasi all’abitato di Figline. Sono entrati in azione due elicotteri antincendio dela Regione con dieci squadre di volontariato Aib, considerato che si tratta di una zona di alto pregio ambientale con la presenza anche di abitazioni non troppo distanti dal fronte del fuoco. Un’abitazione lungo la Bardena è stata fatta sgomberare perché invasa dal fumo.  Il rogo è stato poi posto sotto controllo solo a tarda notte impedendo alle fiamme di minacciare la sede del Csn e Villa Fiorelli, che ospita gli uffici della Fondazione Parsec. Inoltre le operazioni di spegnimento hanno impedito alle fiamme di lambire alcune case nei pressi del poligono.

Ancora in corso le operazioni di bonifica del terreno con le squadre Aib impegnate per tutta la notte. Secondo quanto si spiega dalla Regione la stima, in via provvisoria, è di circa 8 ettari di superficie percorsa dalle fiamme.

Anche la sindaca Ilaria Bugetti si è recata sul posto per seguire le operazioni di soccorso e ha disposto un’ordinanza urgente per la chiusura del parco di Galceti almeno fino a domani sera, per evitare rischi per la popolazione. “Una tragedia che mi colpisce nel profondo – le parole di Bugetti -. Sono vicina alle famiglie delle vittime. Mi stringo a loro insieme a tutta la città. Ci sarà tempo per capire cosa sia successo, compito che spetta solo alla magistratura, ora è il momento del silenzio e del dolore. Ringrazio i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i volontari per il grande lavoro che hanno fatto dal primo momento e che continuano a fare fino a che la zona non sarà completamente in sicurezza”.

Riguardo le cause , è presto per avanzare ipotesi. L’unica cosa certa sembra che il rogo sia divampato nella linea di tiro, dove si trovavano gli istruttori. Potrebbe essere stato innescato dal residuo di polveri da sparo, altamente infiammabili, che si accumulano davanti le linee di tiro, ma non si esclude tuttavia che possa essere stato scatenato dal ritorno di fiamma di un’arma che stava utilizzando una delle vittime. Per accertare le cause dell’incendio, la Procura di Prato, che ancora non ha aperto formalmente un fascicolo, sta pianificando una serie di attività investigative affidate alla polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Non è escluso che i magistrati possano anche nominare un consulente tecnico. Saranno sentite le altre persone che si trovavano nella struttura e sono riuscite a mettersi in salvo prima che il rogo si propagasse. Tra queste almeno un altro tiratore che era con le vittime ma è riuscito ad uscire dalla linea di tiro prima che fosse avvolta completamente dalle fiamme.

Il poligono di Galceti è già stato teatro di una tragedia con l’incendio che il 4 luglio del 2006 distrusse l’intera struttura e provocò ustioni talmente gravi all’armiere che dopo oltre un mese e mezzo di agonia nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Gaslini di Genova morì.

(Video e foto di Alessandro Fioretti)

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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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