Carabinieri e polizia municipale lo hanno cercato giorno e notte passando al setaccio i ritrovi abituali di delinquenti, sbandati e senzatetto e alla fine ieri, mercoledì 17 gennaio, lo hanno trovato e denunciato come autore della maggior parte dei furti con spaccate messi a segno a Prato nelle ultime due settimane. Nei guai è finito un marocchino di 37 anni, senza permesso di soggiorno, con precedenti specifici e tossicodipendente. A mettere i carabinieri e la Municipale sulle tracce dell'uomo sono state le immagini delle telecamere di sicurezza installate fuori e dentro bar, ristoranti e negozi presi di mira alla ricerca di qualche soldo e di qualche oggetto facile da piazzare per un guadagno veloce e sicuro. Le indagini hanno fatto centro in pochi giorni e il grosso del lavoro degli investigatori è consistito nel rintracciare il 37enne; un compito tutt'altro che semplice quando si cerca una persona che non ha una dimora fissa tanto che gli investigatori hanno battuto senza sosta non solo piazze e strade del centro come della periferia, ma anche casolari e immobili abbandonati. Nulla è stato sequestrato nel corso della perquisizione: il magrebino, infatti, non arrivava sul posto con il classico armamentario da scasso ma afferrava il primo tombino a portata di mano e con quello, come hanno mostrato le registrazioni delle telecamere, spaccava vetrine e ingressi per poi dirigersi ai registratori di cassa e svuotarli del poco lasciato dai proprietari alla chiusura. Per il marocchino sono state immediatamente avviate le pratiche di espulsione dall'Italia: già stamani è stato imbarcato su un volo diretto in Sardegna, al Centro di permanenza per il rimpatrio, e da qui in Marocco.
Pressante l'azione dei carabinieri per arginare i furti con spaccate, messi a segno a ripetizione: due, tre e anche quattro per notte con obiettivi scelti a caso. Un fenomeno che crea sempre grande allarme sociale, che agisce direttamente e immediatamente sulla percezione di sicurezza e che provoca danni per migliaia di euro alle vittime, qualche volta costrette a tenere la saracinesca abbassata per giorni in attesa di riparare vetrate, infissi e serrature.
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