Due persone, un uomo e una donna, arrestate dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di droga. Lei, 26 anni, volontaria presso una fondazione di Firenze che aiuta persone malate e emarginate, lui, 30 anni, dipendente di una società di consegne a domicilio: la coppia, italiana, è finita in manette dopo essere stata trovata in possesso di un etto di hashish, in parte già diviso in dosi, e di 200 euro ritenuto provento dello spaccio. Lo stupefacente è stato trovato nella macchina sulla quale i due viaggiavano e che i carabinieri hanno fermato per un controllo dopo aver notato il conducente, cioè l’uomo, con il telefonino all’orecchio. La perquisizione nelle rispettive abitazioni della coppia ha portato al ritrovamento e al sequestro di materiale utile al confezionamento delle dosi.
I due sono già comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Prato che ha convalidato l’arresto, come chiesto dalla procura, e disposto la scarcerazione applicando l’obbligo di firma.
“Durante l’interrogatorio di garanzia – ha sottolineato l’avvocato difensore, Tiziano Veltri – i miei assistiti hanno dichiarato che lo stupefacente era per uso personale e che la loro capacità economica è idonea a consentire l’acquizione di tale quantità senza rendere necessaria la cessione a terzi. In più, l’indagato ha detto di non essere a conoscenza della presenza del panetto di hashish detenuto dalla donna. Allo stato si tratta di applicazione di misura e non di responsabilità penale. La veicolazione di una notizia che presupponga una penale responsabilità potrebbe determinare un danno da un punto di vista lavorativo. Occorre attendere la decisione di merito”.
La procura ha chiarito che “il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati dovrà essere vagliata nelle successive fasi processuali e che gli stessi devono ritenersi innocenti fino a intervenuta sentenza definitiva di condanna”.
L’arresto è stato fatto dai militari della Squadra di intervento operativo del 6° Battaglione Toscana, in servizio a supporto dei carabinieri per il controllo del territorio mediceo (Carmignano e Poggio a Caiano) e della Val di Bisenzio (Vaiano, Vernio, Cantagallo).
In particolare, i controlli a Carmignano sono stati intensificati su disposizione del prefetto, Michela La Iacona, dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato per affrontare il problema di furti e rapine nella zona. E’ stato proprio durante un controllo specifico che si è arrivati al doppio arresto. Quando la macchina dei due è stata fermata per contestare l’uso del telefonino alla guida, i carabinieri hanno avvertito un forte odore di droga. Un odore che, naturalmente, ha spinto i militari a ulteriori verifiche che si sono concluse con la scoperta del panetto di hashish nascosto nell’abitacolo.
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