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45.783 chiamate ricevute, 23.325 sono state gestite direttamente dalla Cur 112 (la centrale unica d'emergenza), 22.458 (meno del 50%) quelle inoltrate alle centrali operative di secondo livello dell’arma dei carabinieri, polizia di stato, emergenza sanitaria e vigili del fuoco. Sono questi i numeri del primo mese di attività della Cur 112 Regione Toscana, inaugurata il 9 dicembre a Firenze e competente anche per la provincia di Prato.
Già nella prima fase di lavoro l’azione di filtro della nuova centrale operativa è stata notevole: oltre il 50% le chiamate "improprie", quindi non una reale emergenza, sono state gestite e risolte direttamente dalla centrale Cur 112, senza un passaggio alle centrali di secondo livello. Tra queste tante richieste di informazioni legate all'emergenza Covid-19.
Un primo bilancio di attività evidenzia che la percentuale più alta di richieste di soccorso riguarda le forze dell’ordine, a cui sono state inviate 10.951 chiamate, segue l'emergenza sanitaria con 10.371 chiamate e infine i vigili del fuoco con 1.136 chiamate inoltrate.
I dati dimostrano al momento dello stato di attivazione il 9% delle chiamate, poi inoltrate all’emergenza sanitaria, sono giunte al numero unico di emergenza da cittadini che hanno composto numerazione diversa dal 118, in altre parole il 112 è in grado di orientare correttamente il cittadino verso il suo reale bisogno velocizzando di fatto l’intervento di soccorso. Per quanto riguarda i tempi di attesa sono molto ridotti. Si tratta in media di 2 secondi di attesa da parte dell'utente, dal momento in cui compone il numero di emergenza e la risposta dell'operatore tecnico 112.