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Due storie apparentemente banali ma anche significative del lavoro che, quotidianamente, svolgono le forze dell’ordine. Un lavoro che non è fatto solo di repressione di fatti criminali.Protagonisti di queste due storie sono gli agenti di una pattuglia del Poliziotto di quartiere. I due poliziotti, verso le 16.40 di ieri, sono stati inviati in via Filzi, dove era stata segnalata una signora anziana in evidente stato di difficoltà. Gli agenti hanno raggiunto la donna, una 85enne, che probabilmente a causa del gran caldo era stata colpita da una forma di amnesia. In preda alla disperazione l’anziana ha detto agli agenti di non riuscire più a trovare la propria auto, che aveva lasciato in panne in una via della zona. I poliziotti, dopo essersi accertati che la signora non necessitava di cure mediche, l’hanno rincuorata e, insieme, si sono messi in cerca dell’auto, che è stata trovata in via Marini, davanti al liceo Livi. A quel punto, uno dei poliziotti ha parcheggiato l’auto in una posizione più idonea, che evitasse alla donna di venire multata, poi ha lasciato un avviso dove si dava conto del guasto della vettura. Sistemata l’auto, i due agenti hanno accompagnato l’anziana fino al suo domicilio, dove hanno preso contatto con dei familiari assicurandosi che avrebbero provveduto loro al recupero dell’auto.Un paio d’ore dopo, gli stessi poliziotti, sono intervenuti invece in piazza delle Carceri dove due ragazzine – una di 16 anni, l’altra di 17 – se le stavano dando di santa ragione per motivi di cuore, visto che entrambe si erano invaghite dello stesso ragazzo. Gli agenti hanno subito provveduto a calmare le acque, evitando che la situazione potesse degenerare. Poi, una volta tranquillizzate le due ragazze, le hanno affidate ai genitori, nel frattempo contattati e fatti arrivare sul posto.
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