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Tutto alla luce del sole, con tanto di bigliettini da visita per pubblicizzare una fiorente attività di catering, rivolto in particolar modo agli operai delle ditte cinesi che, componendo uno dei tre numeri di cellulare indicati, potevano ordinare pasti caldi a domicilio. Peccato che, nonostante la pubblicità, nessuno avesse mai autorizzato quella attività, ospitata in un normale appartamento di via Bonicoli, affittato per uso abitativo e non certo per impiantarvi un laboratorio di cucina, con tanto di stoccaggio, cottura e impacchettamento dei cibi, in condizioni igienico-sanitarie abbondantemente al di sotto dei limiti consentiti, al punto che la verdura era accatatstata sul pavimento, mentre carne e pesce venivano tenuti fuori dal frigorifero.A interrompere l’attività illegale sono stati i carabinieri del Nas di Firenze che hanno pure denunciato due cinesi per reati commessi nel campo della produzione e somministrazione di alimenti in condizioni igieniche deprecabili. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’attività andava avanti da almeno un mese. L’aumento dei catering abusivi degli ultimi tempi, spiegano i carabinieri, è dovuto anche alla chiusura delle cucine irregolari scoperte nelle ditte tessili cinesi, che ha portato all’apertura di strutture non autorizzate, prive dei requisiti di igiene e di sicurezza; anche il trasporto degli alimenti avviene con mezzi non a norma.
