Pensavano di farla franca, ma non hanno fatto i conti con l'attività di controllo straordinario che il nucleo ambientale della polizia municipale ha messo in atto negli ultimi mesi per contrastare il sempre più dilagante fenomeno dello smaltimento abusivo di rifiuti provenienti dalle ditte cinesi operanti nei macrolotti industriali. Diverse sono state le operazioni messe in atto, anche in ambito notturno, per verifiche al contrasto dei reati ambientali. Nel Macrolotto zero, nei pressi di via Puccini, gli agenti hanno intercettato un furgone che trasportava 47 sacchi di scarti tessili stipati all'interno del vano contenitore . Bloccato il mezzo per un controllo, hanno scoperto che l'autista, un cittadino cinese 47enne, era sprovvisto dei titoli abilitativi per il trasporto di rifiuti. Se l'attività non fosse stata interrotta lo stesso avrebbe provveduto, con buona probabilità, a gettare tutti i sacchi all'interno dei vari contenitori stradali per i rifiuti urbani, riempiendoli fino al colmo e rendendoli inutilizzabili per gli altri cittadini. Il veicolo ed i rifiuti sono stati sequestrati ed adesso l'uomo rischia la pena dell'arresto da 6 mesi a 2 anni o l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro.
In via Vespucci sono state invece le telecamere a riprendere due cittadini cinesi, un uomo ed una donna intenti a gettare sul marciapiede pubblico alcuni scatoloni contenenti gli scarti di lavorazione. Le indagini hanno permesso di risalire ad un maglificio posto in zona Soccorso, che stava lavorando un tessuto identico a quello rinvenuto abbandonato.
Inoltre la ditta da quando aveva cominciato l'attività non aveva mai pagato la tassa sullo smaltimento dei rifiuti; pertanto nei suoi confronti verrà effettuata la procedura per il recupero del tributo evaso.
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