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Si chiamava Wen Aiqin la donna cinese trovata morta questa mattina in via Nuti, a San Paolo. 30 anni, era nata il 13 dicembre 1980, in possesso di regolare permesso di soggiorno, era sposata e madre di una bambina di due anni. Il marito, avvertito dai parenti, si trova in questo momento in Cina e rientrerà a Prato con il primo volo a disposizione.
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La donna era la proprietaria della ditta di confezioni in cui i cognati, probabilmente insospettiti dalla porta d’ingresso lasciata aperta, hanno rinvenuto il cadavere intorno alle 7.30. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed il magistrato Giuseppe Ledda. Wen Aiqin è stata uccisa con un colpo netto all’altezza del petto, inferto con un oggetto lungo e sottile, forse un cacciavite o uno stiletto. Su di lei sono stati rinvenuti anche alcuni graffi e segni intorno al collo, nessuno dei quali però mortali. All’interno della ditta non è stata trovata l’arma del delitto. Il quadro della situazione, secondo una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, sembra già delinearsi. Il medico legale Brunero Begliomini ha stimato l’ora della morte intorno alla mezzanotte.
La donna, secondo gli investigatori, conosceva il proprio assassino, dato che non sono stati ritrovati segni di effrazione. E’ molto probabile che la vittima, che risiedeva al piano superiore della palazzina, stesse ancora lavorando quando ha incontrato il proprio carnefice. Viste le tracce di sangue rinvenute nei pressi dell’ingresso non è da escludere che il colpo mortale sia stato inferto proprio in quel punto, con la donna che tamponandosi la ferita è poi rientrata all’interno dell’azienda, dove è stata ritrovata. Scartata l’ipotesi della rapina, gli inquirenti stanno seguendo una pista ben precisa e hanno indirizzato le proprie indagini verso un soggetto ancora non identificato. Si indaga nell’ambito lavorativo, anche se non è stata scartata l’ipotesi del delitto passionale. La ditta di confezioni di via Nuti è stata posta sotto sequestro, mentre in queste ore continuano gli interrogatori a tutte le persone che potrebbero fornire informazioni utili sulla vicenda.
Nicola Giannattasio
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