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E’ stata una giornata campale quella di ieri per i vigili del fuoco. Prima il disastroso incendio al carbonizzo Lavati a La Briglia (vedi articolo), che ha impegnato decine di uomini a partire dalle 15.30 quando è scattato l’allarme. In serata, poi, ancora un gigantesco rogo, stavolta a Iolo dove in un maneggio sono andati a fuoco oltre 300 quintali di fieno. Anche in questo caso i vigili del fuoco del comando provinciale sono stati mobilitati in massa e hanno lavorato per tutta la notte, riuscendo a impedire che le fiamme si propagassero alle stalle dove erano custoditi numerosi cavalli. Stamani, poi, i vigili del distaccamento di Vaiano sono dovuti tornare nuovamente a La Briglia per alcuni focolai che si sono riattizzati all’interno del carbonizzo.Riguardo quest’ultimo incendio, la sezione di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco ha ritenuto di non dover sequestrare i ruderi del capannone. Non ci sono infatti elementi che fanno pensare al dolo. Le cause sono in corso di accertamento, ma sembra scontata l’origine accidentale delle fiamme, forse a causa di un problema elettrico. Il fuoco, poi, ha trovato facile esca sia nelle decine di balle di stracci che erano accatastate nel magazzino sia nella struttura stessa dell’immobile, un vecchio capannone con il tetto a capriate in legno.Invece più dubbi ci sono sull’incendio che ha interessato il fienile del maneggio in via Argine della Bardena a Iolo. Qui sono andate distrutte 80 rotoballe di fieno da 4 quintali ciascuna. Difficile pensare a un caso di autocombustione alle 22 della notte. Tra l’altro il fienile confina con una strada bianca di libero accesso, dove chiunque poteva passare. Il grosso rogo ha impegnato per tuta la notte i vigili del fuoco che ancora stamani erano sul posto per raffreddare quello che resta delle balle che poi vengono portate via dall’Asm con due mezzi.
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