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Si erano nascosti a Prato, approfittando dei tanti affittacamere e dormitori della Chinatown di via Pistoiese. E siccome gli affari sono sempre affari, anche qui da noi stavano cercando di mettere su un’attività analoga a quella che avevano impiantato a Rimini: un giro di bordelli. Quattro cinesi sono finiti invece in carcere, scovati dagli uomini della Mobile pratese, ai quali si erano rivolti i colleghi di Rimini, impegnati in un’operazione volta a sventare un vasto giro di prostituzione. Le indagini erano partite dalla scoperta di una casa d’appuntamento nel pieno centro della località turistica romagnola. Da qui l’emissione di sei ordini di carcerazione per altrettanti cittadini orientali. Quattro di loro, però, nel frattempo si erano trasferiti a Prato, sia per sfuggire alle maglie dei controlli della polizia riminese, sia per aprire altre case d’appuntamenti, in particolare a Firenze, Livorno e Viareggio. Anzi, uno dei quattro arrestati, è stato preso alla stazione centrale, proprio di ritorno da un viaggio “di lavoro” in Versilia. Addirittura, dalle indagini della Mobile, è risultato che i quattro stavano organizzando una forma di pubblicità su Internet per il loro giro di prostituzione.