Categorie
Edizioni locali

Fondi pubblici per avviare l’attività, ma era solo una truffa: la Corte dei Conti condanna i furbetti ed è caccia ai soldi


Arrivano una ad una le sentenze della giustizia contabile a carico degli aspiranti imprenditori, tutti clienti della stessa società di consulenza, che hanno chiesto e ottenuto denaro dalla Regione Toscana


Nadia Tarantino


Sono decine gli aspiranti imprenditori che hanno ottenuto dalla Regione Toscana finanziamenti per avviare la loro attività nell’ambito dei bandi riservati a start up, imprese giovanili, imprese femminili pensati per dare una spinta all’iniziativa economica e all’occupazione. Altrettanti sono quelli che, alla spicciolata, finiscono davanti alla Corte dei Conti per – nella migliore delle ipotesi – non aver portato a termine il progetto o per non averlo addirittura mai avviato. Tutti clienti della stessa società specializzata, secondo le indagini della guardia di finanza concluse qualche mese fa, in pratiche per l’accesso al microcredito stanziato dalla Regione. Uno ad uno i beneficiari sono chiamati a restituire quanto incassato. In questi giorni altre due sentenze: la prima nei confronti di un ventottenne che nel 2019 aveva ottenuto 19.600 euro per l’apertura di un pub, la seconda nei confronti di un trentenne che nel 2018 aveva ricevuto la stessa cifra per un investimento che nel 2021 ancora non era stato realizzato. Entrambi, quando la Regione Toscana si era presentata alle loro porte per verificare lo stato dell’arte del progetto imprenditoriale, erano risultati nullafacenti. Stesso copione di altri precedenti: giovani col pallino dell’imprenditoria ma solo per finta.
Ora i giudici contabili hanno rimesso il conto: i due dovranno restituire tutto e con gli interessi ma non sarà facile il recupero delle somme.
La società di consulenza risulta aver confezionato decine e decine di pratiche con almeno una sessantina andate a buon fine, cioè approvate dalla Regione e destinatarie del contributo. Una bufala gigantesca: i finanzieri, che si sono mossi su spinta dell’Ente, hanno accertato la presenza di contratti di affitto fasulli per fondi commerciali in disuso o inesistenti seppure indicati come indirizzo dell’attività. Gli investigatori hanno ricostruito che la società tratteneva il 10 per cento del contributo erogato dalla Regione. I guai non finiscono con la giustizia contabile, trattandosi di fatti che hanno un risvolto penale. (nt)

Edizioni locali: Prato

CONSIGLIATI

logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia