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Un pratese di 47 anni è stato fermato dai carabinieri e dalla guardia di finanza. E' ritenuto essere il vandalo che ieri ha messo a segno un raid ai danni di tre chiese pratesi. L'uomo, che avrebbe problemi psichici, è stato definito dagli inquirenti "un solitario, sbandato, disoccupato e che vive di espedienti".
E' stato fermato mentre camminava vicino alla biblioteca Lazzerini, con addosso gli stessi vestiti indossati ieri. Sarebbero stati gli uomini delle Fiamme Gialle a dare ai carabinieri le informazioni necessarie a risalire all'identità dell'uomo immortalato nelle riprese della videosorveglianza del Duomo. Da lì le ricerche si sono concentrate sul rintraccio di questa persona.
Il 47enne non ha ammesso di essere il responsabile dei danneggiamenti ma le immagini video non lasciano dubbi sul fatto che fosse proprio lui l'uomo che ieri pomeriggio ha cercato di prendere a martellate il pulpito interno al Duomo. Sarebbe stato anche riconosciuto da almeno un testimone. Gli inquirenti, coordinati dal pm Eligio Paolini, sarebbero poi riusciti a ricollegarlo almeno al danneggiamento avvenuto sempre ieri a San Pier Forelli, dove è stta distrutta una statua di San Giuseppe e danneggiati due quadri.
L'uomo è stato quindi denunciato per ora solo per i fatti avvenuti nel Duomo e per danneggiamento aggravato in relazione a San Pier Forelli, mentre sono in corso accertamenti per capire se è colpevole anche degli altri episodi: quello di ieri mattina con l'acquasantiera in San Francesco e quelli del 25 novembre con i crocifissi distrutti in San Pier Forelli e in San Bartolomeo.
Nella sua auto è stato trovato un martello, a quanto pare appena acquistato, forse dopo essersi disfatto di quello utilizzato ieri durante i raid. L'uomo, una volta terminate le formalità, verrà rilasciato, in attesa di completare gli accertamenti sugli altri episodi e di muovere nei suoi confronti altre imputazioni.
L'uomo è stato quindi denunciato per ora solo per i fatti avvenuti nel Duomo e per danneggiamento aggravato in relazione a San Pier Forelli, mentre sono in corso accertamenti per capire se è colpevole anche degli altri episodi: quello di ieri mattina con l'acquasantiera in San Francesco e quelli del 25 novembre con i crocifissi distrutti in San Pier Forelli e in San Bartolomeo.
Nella sua auto è stato trovato un martello, a quanto pare appena acquistato, forse dopo essersi disfatto di quello utilizzato ieri durante i raid. L'uomo, una volta terminate le formalità, verrà rilasciato, in attesa di completare gli accertamenti sugli altri episodi e di muovere nei suoi confronti altre imputazioni.
Intanto il vescovo Franco Agostinelli è tornato sui gravi episodi di ieri, che seguono quelli del 25 novembre scorso quando furono distrutti due crocifissi di notevole valore, uno in San Bartolomeo, l'altro in San Pier Forelli. "L'unica spiegazione a quanto avvenuto – dice monsignor Agostinelli – è il comportamento di un folle, uno psicolabile che ha perso seminato. Non riesco a immaginare spiegazioni diverse. Purtroppo, in questi casi uno dà sfogo al suo disagio puntando obiettivi specifici. Evidentemente nella testa di questa persona, la colpa del suo disagio viene vista nella chiesa".
Il vescovo ha comunque ribadito che le chiese pratesi non verranno chiuse. "Le chiese restano aperte – dice -. Sono di tutti ed è giusto che siano fruibili a tutti. E' chiara una cosa, però, quelli provocati dal vandalo sono danni all'intera comunità e non solo alla diocesi. E' vero che le chiese sono luoghi difficili da tutelare ed è impossibile pensare di mettere telecamere in tutte le chiese".
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