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Fermato anarchico pratese: è accusato dell’attentato incendiario contro la caserma dei carabinieri in Mugello


L'uomo, ritenuto vicino all'area antagonista, era già stato messo ai domiciliari per un'azione contro l'Alta Velocità e condannato per sei attacchi incendiari sempre sulla linea ferroviaria Firenze-Bologna


Claudio Vannacci


Un 30enne di Prato, Antonio recati, ritenuto vicino all’area anarco-antagonista, è stato sottoposto a fermo, con l’accusa di tentato incendio aggravato dalle finalità eversive per l’azione incendiaria alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 gennaio scorsi, quando fu dato fuoco al portone.
L’arresto è stato eseguito nelle prime ore di oggi, 16 gennaio, dai militari del Ros insieme a quelli del comando provinciale dei carabinieri di Firenze, che hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Firenze. Particolarmente utile alle indagini, viene spiegato dagli inquirenti, è risultata la minuziosa analisi di centinaia di sistemi di videosorveglianza.
L’azione incendiaria alla caserma, che si trova nel centro della cittadina del Migello, è stata messa a segno intorno alle 2 del 13 gennaio: dalle immagini delle telecamere, si vede un giovane, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto che si avvicina al portone della caserma, tira fuori da una busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile e, dopo aver appiccato l’incendio, si allontana a piedi. Gli investigatori nel giro di 24 ore, sono riusciti a raccogliere un quadro gravemente indiziario a carico del giovane coinvolto nei fatti.

Recati è di Prato ed era finito ai domiciliari con braccialetto elettronico a febbraio scorso con l’accusa di aver attentato alla sicurezza della linea ferroviaria dell’Alta velocità tra Firenze e Bologna con l’aggravante del terrorismo. Per l’accusa l’8 agosto 2023 avrebbe sabotato una cabina elettrica mandando in tilt per ore la circolazione ferroviaria. Il guasto, secondo quanto poi ricostruito dalle indagini della polizia, era stato preceduto da una telefonata anonima, partita da una colonnina di soccorso nella tratta Ivice-San Pellegrino, che annunciava la presenza di una bomba nella galleria di Scheggianico nel comune di Firenzuola. La procura ha chiuso le indagini e per il 30enne ha chiesto il rinvio a giudizio: l’udienza preliminare è fissata il prossimo 10 febbraio.
Lo stesso Recati nel marzo scorso era stato condannato in abbreviato a 2 anni di reclusione per sei attacchi incendiari sulla linea dell’Alta velocita che collega Firenze a Bologna nei tratti passanti dalle località di San Piero a Sieve e Firenzuola messi a segno tra agosto e dicembre 2022. La procura aveva contestato l’aggravante del terrorismo non riconosciuta però dal giudice. Ancora non sono state depositate le motivazioni.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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