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Ormai non ci sono più dubbi. C’è un piromane, o più, che si sta divertendo ad appiccare fuoco ai nostri boschi. Anche ieri sera si è ripetuto il solito stillicidio di incendi che hanno riguardato varie parti della città: prima alla Querce, poi di nuovo alle Sacche, una zona dove anche la notte scorsa era bruciato, poi a Gamberame. Una sorta di gioco a inseguirsi tra il folle incendiario e le squadre die vigili del fuoco e dei volontari delle sezioni Vab di Prato, Montemurlo, Colline Medicee e Val di Bisenzio, costretti a saltare da un punto all’altro della città per spegnere sul nascere i focolai d’incendio. Perché, e questo è la cosa peggiore, quasi sempre le fiamme si sono levate a poca distanza dalle abitazioni. Per fortuna l’intervento rapido ed efficace dei soccorritori ha finora ridotto al minimo i danni, ma – come dicevano i nostri nonni – con il fuoco non si scherza e la tragedia è sempre dietro l’angolo. Anche stanotte, come nella giornata di ieri, non sono state trovate tracce sicure della presenza del piromane, che poi sono i cosiddetti inneschi. Ma il fatto che a volte il fuoco sia partito da più parti e la catena cronologica degli incendi lasciano pochi dubbi sulla loro matrice.
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