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L'escalation di spaccate ai danni degli esercizi commerciali della città continua ad animare il dibattito e anche le associazioni di categoria fanno sentire la loro voce.
“Molti commercianti hanno subito spaccate e furti che non solo hanno creato danni ingenti da un punto di vista economico, ma in alcuni casi hanno addirittura precluso la continuità dell'attività per alcune giornate – dice Stefano Bonfanti, presidente di Confesercenti -. Il problema è accentuato nel centro storico soprattutto nelle ore notturne. Come Associazione siamo vicini alle aziende e agli imprenditori che hanno subito dei danni. Insieme alle nostre aziende chiediamo un rafforzamento delle misure a contrasto di questi fenomeni, un pattugliamento più intensivo delle strade del centro. Il commercio ha bisogno di sicurezza e tranquillità. Come in una triste roulette russa i colleghi commercianti chiudono la sera prima senza sapere se il giorno dopo dovranno fare la conta dei danni. Non possiamo permetterci che questi episodi perdurino andando a penalizzare le imprese del nostro territorio e il lavoro dei nostri commercianti”. Confesercenti propone poi al Comune di Prato e alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato di istituire un fondo per risarcire i negozi vittime di furti e vandalismo così come è stato fatto a Firenze.
“Le attività del centro storico di Prato devono essere messe nelle condizioni di lavorare – si legge invece in una nota di Confcommercio Prato-Pistoia -. Dopo il moltiplicarsi di fenomeni criminosi nell’ultimo periodo crediamo che si renda necessario un Piano straordinario per la sicurezza. Una città caratterizzata da una sicurezza reale è anche un posto dove il lavoro delle attività e la loro espansione vengono favoriti. Questo porta con sé una maggiore socialità, irrora il tessuto economico, sblocca nuovo potenziale imprenditoriale e consente di vivere in un ambiente più sicuro, perché il primo deterrente resta il presidio fisico di vie e piazze”. Al momento, tuttavia, Confcommercio registra un corto circuito che richiede un intervento impattante: “Dopo la sequenza degli ultimi episodi appare evidente come ci si trovi di fronte a fenomeni particolarmente insistenti, nei confronti dei quali le contromisure attuali, purtroppo, non sono sufficienti. Chiediamo quindi a tutte le istituzioni preposte di predisporre una pianificazione speciale, composta dalle misure che si riterranno più congrue per arginare la situazione”.
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