Marco Furfaro deputato Pd annuncia un’interrogazione al Governo sulla mancanza di personale e sul sovraffollamento al carcere della Dogaia. L’annuncio al termine della visita alla Casa circondariale organizzata questa mattina, 22 aprile, accompagnato da Lorenzo Tinagli, consigliere comunale e responsabile enti locali Pd Prato. “Il carcere è sovraffollato – il commento di Marco Furfaro – con circa 600 detenuti a fronte di 400 posti disponibili, e la polizia penitenziaria è sottoposta a una condizione di stress e pressione disumana. Una carenza di organico, irrisolta nonostante le promesse del governo Meloni, del comparto polizia penitenziaria che riguarda ogni settore: funzionari (-80%), ispettori (-52%), sovrintendenti (-65%), agenti (-6%). Questo si riflette nel funzionamento del carcere e nel compimento delle sue prerogative costituzionali, con questa carenza è impossibile fare corsi, utilizzare l’impianto sportivo, persino attivare percorsi per il lavoro o far arrivare la posta dei familiari ai detenuti. Un quadro desolante, presenterò un’interrogazione affinché il governo decida di smetterla con le promesse e finalmente dia risposte concrete. E invito pure i parlamentari pratesi a fare lo stesso”.
L’iniziativa rientra nella campagna “Bisogna aver visto – emergenza carceri” lanciata su scala nazionale dal Partito Democratico e che vedrà le parlamentari e i parlamentari Dem in visita agli istituti di pena di tutto il Paese.
Anche il sindacato Uilpa tramite il segretario territoriale Ivan Bindo denuncia una grave carenza di organico che si ripercuote anche sul Nucleo Interprovinciale Traduzioni e Piantonamenti. “Vengono annullate quotidianamente traduzioni di detenuti verso le autorità giudiziarie, gli ospedali o presidi medici locali- si legge in una nota -. Visite annullate all’ultimo momento che tolgono di fatto il posto alle persone che, come è noto a tutti, attendono mesi per una prestazione con il servizio sanitario nazionale. Colpa di un provveditore assente, che non ci ascolta più e a cui, evidentemente, non importa nulla dell’enorme sacrificio che fa il personale di Polizia Penitenziaria espletando più servizi di accompagnamento detenuti nei tribunali anche sotto scorta. Posti lasciati vuoti ai nuclei traduzione da mesi, a cui devono sopperire i soliti o addirittura attingendo risorse dal Reparto interno già messo a dura prova da quanto abbiamo esposto nell’ultimo periodo. Da mesi chiediamo il rispetto delle regole al Provveditore sui Nuclei così come abbiamo chiesto un incontro per le problematiche della Casa circondariale di Prato oramai fuori controllo gestionale a causa della mancanza di un direttore e un comandante titolare.
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