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Ancora giovanissimi protagonisti della cronaca nera. Dopo i quattro ragazzini autori delle devastazioni nelle scuole, ieri notte altri due minorenni si sono messi nei guai al termine di una notte brava. Si tratta di due 17enne, un italiano e un albanese regolare in Italia, entrambi appartenenti a famiglie normali e senza nessun problema di disagio né economico né sociale. Insomma, due ragazzi del tutto simili ai quattro fermati dalla polizia con l’accusa di aver provocato ingenti danni in almeno sei scuole. Stavolta sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile a interrompere la scorreria dei due minorenni. L’allarme è scattato verso l’1, quando una guardia giurata fuori servizio ha scoperto che qualcuno aveva tentato di rubargli l’auto, lasciata parcheggiata nell’area box del condominio dove abita la fidanzata, in via Roma. La guardia giurata ha trovato la propria Fiat Punto con il blocchetto accensione divelto, mentre dall’interno erano spariti il navigatore satellitare, alcuni cd e una confezione di profumo. Il giovane ha allora chiamato il 112, dando come indizio l’aver sentito lo stridore della cinghia del motorino di avviamento di un veicolo, sentito subito prima di scoprire il furto.A quel punto una “gazzella” del Radiomobile si è portata in via Roma e ha iniziato a pattugliare la zona incrociando poco dopo una Fiat 500 che faceva l’inconfondibile rumore della cinghia usurata. Da un controllo alla banca dati è risultato che l’auto era stata rubata poche ore prima ad un’impiegata di Calenzano che l’aveva lasciata parcheggiata proprio in via Roma. I due 17enni, però, alla vista dell’auto dei carabinieri si sono dati alla fuga. E’ iniziato quindi un rocambolesco inseguimento. Alla fine, vistosi bloccati, i due ragazzini sono fuggiti a piedi, in direzioni diverse. L’italiano è stato subito acciuffato, mentre l’albanese è stato rintracciato solo verso le 7. Nella disponibilità dei due è stata trovata anche una Fiat Uno rubata ad un ultraottantenne di Prato qualche giorno fa. I due minorenni sono stati quindi denunciati per furto pluriaggravato continuato e per ricettazione, tra lo stupore e l’amarezza dei genitori nel frattempo convocati in Caserma per riavere in affido i figli.