Sarà effettuata lunedì l’autopsia sul corpo di Gianni Gesualdi, l’elettricista di 49 anni, di Montemurlo, folgorato mentre stava facendo una riparazione nel ristorante Tortellove, in via Tinaia, nel centro storico di Prato. Nella mattina di oggi, sabato 23 luglio, la procura ha dato l’incarico all’anatomopatologo Pierotti che dovrà individuare l’esatta causa che martedì scorso ha provocato la morte dell’elettricista e, in più, fornire risposte ai quesiti posti dal magistrato, utili a ottenere elementi per ricostruire la dinamica dell’infortunio. Sono sei, al momento, gli indagati finiti nell’inchiesta aperta per omicidio colposo: i quattro soci della ditta Novelli snc di Montale nella loro qualità di datori di lavoro (avvocati Eva Betti e Massimo Nitto), la legale rappresentante della società proprietaria dell’immobile e committente dell’intervento, e un geometra in qualità di responsabile di alcuni lavori effettuati nel locale (avvocato Cini). Il numero delle iscrizioni sul registro delle notizie di reato potrebbe allungarsi: al vaglio del magistrato le carte – documenti e certificazioni – acquisite dai tecnici del Dipartimento di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl, la relazione stilata in seguito al sopralluogo e ad una serie di accertamenti sullo stato dell’impianto elettrico e più in generale del locale, le testimonianze di chi ha assistito all’infortunio a cominciare dal collega che ha accompagnato Gesualdi quella mattina. Di certo c’è che l’elettricista stava operando a mani nude, cioè senza guanti isolanti, e senza avere staccato la corrente (e si tratta di capire se l’intervento prevedesse oppure no la necessità di spegnere l’interruttore generale). Due elementi che verrebbero sovrastati da un terzo: il salvavita che non è entrato in funzione tanto che i tecnici della Asl, arrivati sul posto, hanno immediatamente notato che il quadro elettrico era sotto tensione. Gianni Gesualdi è morto praticamente sul colpo: non ha mai risposto ai prolungati tentativi di rianimazione dei sanitari del 118 prima e dei medici del pronto soccorso dopo. Tra lunedì e al più tardi martedì saranno disponibili i primissimi risultati dell’esame autoptico che indirizzeranno meglio l’inchiesta anche rispetto al ruolo e alle eventuali responsabilità degli indagati, destinatari degli avvisi di garanzia che consentono l’esercizio del diritto di difesa già dall’autopsia che è un accertamento irripetibile. Gianni Gesualdi lavorava da anni per la Novelli snc. Un’elettricista di grande esperienza e questo fa pensare che sapesse vene dove mettere le mani, come intervenire, cosa fare e che, dunque, qualcosa martedì scorso deve essere andato storto. I suoi familiari – genitori e sorelle – hanno affidato agli avvocati Stefano Belli e Alessandra Favi la cura dei loro interessi e, al pari degli indagati, hanno nominato un consulente per seguire l’esame autoptico.
Elettricista morto folgorato, oggi l’autopsia: i sei indagati hanno nominato i consulenti
L’esame autoptico sarà eseguito dal medico legale Pierotti all’ospedale di Pistoia. Continuano le indagini. Non si escludono altri avvisi di garanzia
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