68
Gli elementi scaturiti dal sopralluogo durato diverse ore e quelli derivati dalla lettura dei documenti e delle certificazioni acquisite: poggia su queste prime basi il lavoro dei tecnici del Dipartimento di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl per ricostruire la dinamica dell'infortunio che ieri, martedì 19 luglio, è costato la vita a Gianni Gesualdi, l'elettricista di 49 anni, di Montemurlo, che stava effettuando un intervento all'impianto elettrico del ristorante Tortellove, in via Tinaia, nel cuore del centro storico, a due passi dal Convitto Cicognini (leggi). La prima valutazione consentirà alla procura di avere un quadro più compiuto dell'accaduto e decidere se e chi iscrivere eventualmente sul registro delle notizie di reato.
Nelle prossime ore, questo è certo, sarà aperto un fascicolo e sarà affidato l'incarico per l'autopsia che servirà a stabilire l'esatta causa della morte e a fornire particolari utili alla ricostruzione della dinamica.
L'elettricista, dipendente di una ditta di Montale, sarebbe morto folgorato mentre era intento ad eseguire una riparazione nel ristorante. Una scarica violentissima che non gli ha lasciato scampo: l'uomo è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Santo Stefano nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari del 118 e poi dai medici del pronto soccorso.
Secondo quanto accertato fino a questo momento, la vittima era intervenuta insieme ad un collega per effettuare il lavoro non è stato staccato l'interruttore generale. Si tratta di capire se quell'intervento poteva essere fatto anche senza interrompere il flusso di elettricità e si tratta di capire anche perché il salvavita non ha funzionato. Le risposte arriveranno nei prossimi giorni quando il quadro di tutti gli accertamenti sarà completo.
Nelle prossime ore, questo è certo, sarà aperto un fascicolo e sarà affidato l'incarico per l'autopsia che servirà a stabilire l'esatta causa della morte e a fornire particolari utili alla ricostruzione della dinamica.
L'elettricista, dipendente di una ditta di Montale, sarebbe morto folgorato mentre era intento ad eseguire una riparazione nel ristorante. Una scarica violentissima che non gli ha lasciato scampo: l'uomo è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Santo Stefano nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari del 118 e poi dai medici del pronto soccorso.
Secondo quanto accertato fino a questo momento, la vittima era intervenuta insieme ad un collega per effettuare il lavoro non è stato staccato l'interruttore generale. Si tratta di capire se quell'intervento poteva essere fatto anche senza interrompere il flusso di elettricità e si tratta di capire anche perché il salvavita non ha funzionato. Le risposte arriveranno nei prossimi giorni quando il quadro di tutti gli accertamenti sarà completo.
nt
Edizioni locali: Montemurlo | Prato