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Elettricista morì folgorato in un ristorante del centro, la procura ha chiuso l’inchiesta


L'infortunio risale all'estate dello scorso anno. La vittima morì mentre, senza guanti di protezione e con l'impianto elettrico sotto tensione, stava effettuando un intervento di allaccio della corrente alla cappa. L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato alla proprietaria dell'immobile e ai datori di lavoro


Redazione


Chiusa l'inchiesta sull'infortunio sul lavoro che il 19 luglio dello scorso anno costò la vita a Gianni Gesualdi, elettricista di 49 anni. L'uomo, che abitava a Montemurlo, dipendente della ditta 'Novelli Impianti' di Montale, morì sul colpo, folgorato da una scarica elettrica mentre stava effettuando un intervento sulla cappa della cucina del ristorante Tortellove, in via Tinaia, pieno centro storico di Prato. La procura ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a tre dei sei indagati iniziali, vale a dire ai titolari della società per la quale l'elettricista lavorava (uno in qualità di delegato alla sicurezza e l'altro di preposto di fatto e dunque incaricato di sovrintendere all'attività lavorativa), entrambi difesi dagli avvocati Eva Betti e Massimo Nitto, e alla proprietaria dell'immobile, difesa dall'avvocato Nicola Badiani. Stessa ipotesi di reato per tutti: omicidio colposo. La moglie e le sorelle di Gesualdi sono assistite nel procedimento dagli avvocati Stefano Belli e Alessandra Favi.
La procura ha ricostruito la dinamica dell'infortunio: l'elettricista stava operando al quadro elettrico della cucina per effettuare l'allaccio della cappa all'impianto quando, per tenersi in equilibrio, poggiò una mano sul bancone di metallo mentre con l'altra entrò in contratto con dei fili elettrici scoperti. Una manovra fatale che provocò una scarica elettrica. Già dal primo sopralluogo dei tecnici del Dipartimento prevenzione e igiene nei luoghi di lavoro della Asl, fu rilevata una circostanza su tutte: l'elettricista non indossava i guanti di protezione che gli avrebbero permesso di appurare che il suo intervento si stava svolgendo con l'impianto elettrico sotto tensione. Questo, insieme ad altri elementi, compongono una ricostruzione per la quale le tre persone rimaste iscritte sul registro delle notizie di reato avrebbero gradi di responsabilità diversi. I tre indagati hanno venti giorni di tempo per presentare memorie alla procura o chiedere di essere sottoposti a interrogatorio.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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