Ci sono i primi due fermi nell’inchiesta sul brutale pestaggio avvenuto la sera del 9 aprile nel privé di un locale cinese di via Filzi, con un uomo ridotto in fin di vita. La procura di Prato, che coordina le indagini affidate alla Squadra Mobile, ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto di tentato omicidio nei confronti di due cittadini cinesi, un uomo di quasi 26 anni e la sua compagna una donna di 25 anni. Ci sarebbero stati anche loro nel gruppo di autori dell’aggressione violenta con bastoni di legno, bottiglie di vetro, calci e pugni, compiuta appunto da quattro uomini e una donna al “Bar Karaoke Jld”.
L’obiettivo del pestaggio era il connazionale Yu Li (destinatario di una misura cautelare per reati contro il patrimonio e la persona, in altro procedimento penale). Con quest’ultimo si trovavano altre tre persone, tutte rimaste ferite alla testa e agli arti: Xiangbing Wen, Hua Chen e Tong Yu. Yu Li è ancora ricoverato a Careggi in terapia intensiva e coma farmacologico dopo essere stato sottoposto ad una delicata operazione al cervello per ridurre una frattura cranica temporoparietale con emorragia entoparenchiale.
Il fermo, viene spiegato in una nota del procuratore di Prato Luca Tescaroli, è stato intanto eseguito nei confronti della donna, la quale, nello scorso del mese di marzo 2025, era risultata essere proprietaria dell’autovettura Bmw 316, sottoposta a sequestro in territorio sloveno in quanto utilizzata per il trasferimento di cittadini cinesi clandestini nei paesi Schengen. L’uomo è ancora ricercato invece.
Decisive, per arrivare a identificare i due aggressori, sono state le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza del locale ma anche il riconoscimento fotografico effettuato da due cittadini presenti, che hanno collaborato con gli inquirenti, e gli esiti delle attività di intercettazione. Per procura e polizia l’uomo è risultato essere il leader del commando mentre la donna ha svolto un ruolo primario nel pestaggio violento, utilizzando due bottiglie di birra vuote.
Riguardo il movente proseguono le indagini per capire se l’episodio rientri all’interno della cosiddetta “guerra delle grucce” e se ci siano punti di contatto con la violenta aggressione della scorsa notte in via del Purgatorio. I due fermati sono assistiti dall’avvocato Tiziano Veltri.
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