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Stavolta il laboratorio cinese non era in un capannone, ma al piano terra di una villetta a schiera in via Girolamo di Pace. E, a differenza di altre volte, dentro ci lavoravano e basta e non c’era traccia dei soliti abusi edilizi. I disagi per chi abitava in zona, però, erano gli stessi denunciati tante volte: rumori molesti nelle ore notturne, via vai di mezzi e furgoni, cumuli di rifiuti abbandonati in strada. Così, ieri pomeriggio, una squadra interforze composta da agenti della Questura, personale della polizia municipale, vigili del fuoco e tecnici Asl ha fatto un sopralluogo, trovando sei cittadini cinesi al lavoro. Due di questi sono risultati clandestina, una già espulsa e per questo arrestata per violazione della Bossi-Fini. Durante i controlli sono poi stati sequestrati 16 macchinari tessili professionali ed elevati quattro verbali per infrazioni alle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro. L’immobile, invece, non è stato sequestrato, vista la mancanza di abusi evidenti.
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