Tutto da rifare. A più di tre anni dalla condanna con patteggiamento, devono tornare davanti al giudice delle udienze preliminari tre dei quindici imputati del processo sui circoli ricreativo-culturali gestiti da cinesi ma di fatto, come accertò nel 2016 l'inchiesta dei sostituti Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, trasformati in night club con prostitute e droga (leggi).
La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Giuseppe Nicolosi, Federico Febbo e Costanza Malerba che difendono Jacopo Hsiang, 36 anni, uno dei fondatori dell'associazione Cervo Bianco che quattro anni fa riempì le strade del Macrolotto 0 di manifestanti cinesi per invocare legalità e giustizia, He Lifu, 26 anni, e Ding Yang, 38. Per i tre, condannati rispettivamente a 4 anni e 6 mesi, 4 anni e un anno e 4 mesi, i giudici di terzo grado hanno annullato senza rinvio la sentenza stabilendo che il fascicolo deve tornare al tribunale di Prato per una nuova udienza preliminare. A determinare la decisione il pronunciamento delle Sezioni Unite della Cassazione che ha ritenuto “illegale la pena determinata dal giudice attraverso un procedimento di commisurazione basato sui limiti edittali dell'articolo 73 (testo unico stupefacenti) in vigore al momento del fatto ma dichiarato successivamente incostituzionale”.La questione, puramente tecnica, ha fatto saltare le tre condanne calcolate sulla base del minimo edittale dell'articolo 73 comma 1 che però non è più 8 anni ma 6. L'annullamento azzera anche le pene accessorie applicate agli imputati che sono poi il vero motivo del ricorso alla Cassazione presentato sia dai difensori che dal procuratore generale della Corte d'appello. Mentre gli avvocati contestavano il ritiro della patente e il divieto di espatrio, il procuratore generale contestava la mancata applicazione dell'espulsione dal territorio italiano una volta espiata la pena. Le obiezioni non sono state trattate perché ritenute irrilevanti con l'annullamento della sentenza e quindi se la vedranno le parti alla nuova udienza preliminare. Gli imputati potranno scegliere se determinare la nuova pena attraverso l'accordo di patteggiamento oppure proseguire il giudizio con un rito diverso.
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